Affari d'oro per migliaia di euro al mese. Un racket senza crisi per i posteggiatori abusivi, che siano italiani o stranieri cambia poco. Sanno dove posizionarsi: strade, piazze o slarghi sono scelti in maniera strategica. Aree di illegalità che diventano risorse per veri e propri business. Anche 200-300 euro al giorno, soprattutto nei fine settimana, tutto cash e in nero. Per ottenerli, basta intimidire l'automobilista di turno. C'è chi paga per paura di ritorsioni, c'è chi salda l'obolo per non avere noie e chi invece si ribella. In quel caso scatta il piano B: si va dalle minacce verbali e fisiche ai danneggiamenti alle auto. Specchietti rotti, vetri in frantumi, gomme bucate, ma anche rigare l'auto del malcapitato è un metodo utilizzato per lanciare un messaggio chiaro a chi si ribella. Nessuno scappa, nemmeno gli incosapevoli turisti di passaggio. Anzi, per loro si applica la tariffa più alta considerando il fatto che il più delle volte si tratta di auto a noleggio.
Contro i parcheggiatori abusivi è stato istituito il Daspo ubano, sulla carta dovrebbe prevenire e contrastare le situazioni che favoriscono l'insorgere di fenomeni di illegalità, ma nella realtà appare come un procedimento macchinoso e complesso che non sempre dà i risultati sperati. Solo nella città di Palermo, la polizia municipale effettua ogni anno migliaia di controlli ed emette centinaia di contravvenzioni. Nel 2018, tra gennaio e settembre, sono stati effettuati circa 800 controlli con 399 sanzioni amministrative e 55 Daspo. Dal 2012 ad oggi i controlli sono stati 3200, ma di fronte al mancato pagamento delle multe e al reiterarsi dei reati le amministrazioni non hanno strumenti legali per agire. Lo scorso 1 e 2 novembre in occasione della ricorrenza di Ognissanti, la municipale ha fermato 11 posteggiatori abusivi, che presidiavano i cimiteri cittadini, sanzionandoli per oltre 17mila euro e due ordini di allontanamento, ma solo una piccolissima parte pagherà le multe.
Il sindaco della città metropolitana di Palermo, Leoluca Orlando, ha presentato una proposta di modifica del codice della strada che "permetta alle Forze dell'Ordine e alle amministrazioni comunali di intervenire con efficacia nel contrasto al fenomeno dei posteggiatori abusivi che, in realtà come quella palermitana, è spesso legato al controllo del territorio e a forme di criminalità organizzata e mafiosa". A proporre iniziative mirate al contrasto all'illegalità sono gli stessi cittadini, comitati e libere associazioni come "Posteggiamo i posteggiatori", che a Palermo ha censito i luoghi dove è possibile trovare un guardiamacchine. Una sorta di mappa interattiva constantemente aggiornata dagli stessi automobilisti per evitalre certe zone della città.
La proposta però vuole radicalmente cambiare le abitudini di chi guida. In sostanza, tramite una modifica all'articolo 7 del Codice, si propone di “prevedere che coloro che, già sanzionati una prima volta e diffidati dall'autorità, vengano sorpresi una seconda volta nell'esercizio abusivo dell'attività di parcheggiatore o guardiamacchine, siano puniti, se il fatto non costituisce un più grave reato, con l'arresto da sei mesi ad un anno. Nel caso in cui l'attività abusiva è esercitata con l'impiego di minori, si applica l'arresto da uno a tre anni".
La normativa attuale prevede una ammenda per l'attività abusiva di parcheggiatore o guardiamacchine che è pari, per la prima infrazione a mille euro, mentre per la seconda è di tremila euro. Se nel business ci sono minorenni impiegati al servizio di posteggiatori la pena pecuniaria sale a tremila euro. Troppo poco, non basta paventare la possibilità di una sanzione se poi chi viene multato non paga le multe perché è nullatenente.
Adesso con il dl Salvini che approda alla Camera vengono introdotte una serie di novità in tema di immigrazione e sicurezza e per la prima volta è previsto il reato di 'esercizio molesto dell’accattonaggio (fino a 6 mesi di pena che sale fino a 3
anni se si impiegano i minori) e aumentano le contravvenzioni per i parcheggiatori abusivi: in caso di utilizzo di minori o se si è già stati fermati per lo stesso motivo, scatta l’arresto e si rischia un anno di carcere.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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