Patrizia Reggiani: "Rinuncio al vitalizio milionario ma voglio veliero e chalet"

Patrizia Reggiani, dopo aver scontato vari anni di carcere in quanto mandante dell'omicidio di suo marito, ora cerca un accordo conciliativo con le sue figlie che vorrebbero toglierle il vitalizio matrimoniale

Patrizia Reggiani: "Rinuncio al vitalizio milionario ma voglio veliero e chalet"

Toglietemi tutto ma non il mio chalet e il mio veliero. Si potrebbe parafrasare così il "cambio" che Patrizia Reggiani vorrebbe fare con le sue due figlie laddove "tutto" sta per il vitalizio matrimoniale da un milione all'anno che suo marito Maurizio Gucci le aveva riconosciuto due anni prima di morire.

La Reggiani, nel 2017, ha finito di scontare la pena carceraria che le era stata comminata dopo essere stata condannata in quanto mandante dell'omicidio di suo marito. “A patto che mi diano un cambio, nel senso che io desidero nuovamente avere l’Oiseau Bleu (lo chalet di St. Moritz, ndr), poter frequentare i miei nipoti e poi un mese l’anno, a scelta, avere la possibilità di avere il Creole (il veliero di famiglia, ndr)", ha detto chiaramente la Gucci all’inviato di Storie Italiane, il programma condotto da Eleonora Daniele su Raiuno, parlando dell'accordo conciliativo che deve raggiungere con le figlie Alessandra e Allegra Gucci. “Il Creole l’ho fatto tutto io e quindi è la mia terza bambina, anche l’Oiseau Bleu l’ho fatto tutto io: hanno un valore assolutamente affettivo”, ha aggiunto la Reggiani. A darle man forte ci ha pensato il suo avvocato Daniele Pizzi che ha spiegato che quella della sua assistita “Non è una richiesta di proprietà del veliero e della casa di St. Moritz, ma la possibilità di utilizzarle per un mese l’anno". "Ci sarà udienza il 10 ottobre. È venuto spontaneo ragionare con Patrizia che ci potesse essere un margine di avvicinamento, a fronte di un vitalizio, che l’ultima sentenza riconosce valido ed esigibile, di un milione di euro l’anno più 24 milioni di arretrati”, chiarisce.

Allo stato attuale Lady Gucci vive in casa della madre che, però, "si è intestardita a non darmi i soldi” e, perciò, verserebbe in gravi condizioni economiche, potendo fare affidamento solo su una pensione sociale “da 300-400 euro al mese”. Sua madre, Silvana Barbieri, stanco a quanto racconta l’inviato di Storie Italiane, sarebbe disposta a far pace tanto da aver lasciato trapelare questa frase: "I rapporti tra una madre e una figlia devono sempre riappianarsi”.

Patrizia Reggiani, infine, nel corso del programma, a chi le chiedeva se ritenesse giusta la sentenza di condanna nei suoi confronti, ha anche detto: “Tra me e mio marito ci sono state diverse situazioni… che forse è stato anche giusto che io finissi in carcere”. E, alla domanda se fosse cambiata nella lunga permanenza in carcere, la Reggiani ha risposto: “Assolutamente, niente, io ero la regina di San Vittore”.

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