Pensioni, scattano i ricorsi alla Cedu per ottenere gli arretrati

Scattano i ricorsi alla Corte Europea per la mancata rivalutazione delle pensioni. Ecco cosa fare passo dopo passo

Pensioni, scattano i ricorsi alla Cedu per ottenere gli arretrati

Scattano i ricorsi alla Corte Europea per la mancata rivalutazione delle pensioni. Con il verdetto della Consulta di qualche mese fa è stata posta la parola fine ai rimborsi sugli assegni. La battaglia però non finisce qui e così decine di ricorsi stanno partendo per la Cedu per ottenere quanto spetta ai pensionati. Di fatto la scelta della Consulta ha messo al riparo le casse dello Stato da una valanga di rimborsi che sarebbero dovuti finire nelle tasche dei pensionati.

Ma attenzione: c'è ancora una partita da giocare. Le associazioni di categoria infatti sono sul piede di guerra come segnala ad esempio Celeste Collovati (rivalutazionepensione@gmail.com), legale di Aspes in prima fila per la tutela dei diritti dei pensionati: "Tante, forse troppe sono state le violazioni del diritto al giusto processo in tal vicenda, tra cui la violazione della precedente sentenza che costituiva un “giudicato costituzionale e l’art. 6 (CEDU)", spiega la Collovati. Insomma si apre uno spiraglio in sede europea per ribaltare il verdetto della Corte Costituzionale. Già in questi giorni l'avvocato ha raccolto diverse segnalazioni ed è tutto pronto per il ricorso.

Ma chi può ancora presentarlo? Si tratta dei pensionati andati in pensione entro l'1 dicembre 2012 e tutti coloro che in quell'anno hanno percepito una pensione complessiva (anche sommando la pensione integrativa e quella di reversibilità) superiore ad € 1.405,05 lordi (circa € 1.129,27 netti). Se il ricorso dovesse dare un riscontro positivo ai pensionati spetterebbero tutti gli arretrati dal 2013 e il relativo aumento dell'assegno.

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