Usufruire del reddito di cittadinanza e, in contemporanea, ricevere un corrispettivo in denaro per un lavoro svolto in nero non si può. Viene meno la ratio stessa della legge e si fa un torto a tutte le persone che hanno fatto domanda per l'intervento assistenzialista voluto dai grillini, non potendo contare su altre entrate.
Eppure, come si era paventato, storie che oltrepassano quella prescrizione giuridica sono iniziate a balzare agli onori delle cronache. È uno stratagemma già narrato in altre circostanze, come nel caso che ha riguardato due palermitani, ma ora è segnalabile anche un episodio che riguarda alcune persone beccate a Sgurgola, in Ciociaria.
Il numero dei coinvolti, anche in questa circostanza, è due. Da tener presente, però, c'è anche la posizione del datore di lavoro. Stando a quanto riportato dal quotidiano locale Ciociaria Oggi, infatti, è già nota l'entità della sanzione comminata a chi ha consentito, pagando, che i due lavorassero in nero, nonostante beneficiassero del reddito di cittadinanza: il vertice di un'azienda agricola del posto si trova nell' obbligo di sborsare quasi quattromila euro.
A far sì che tutto questo potesse essere scoperchiato, sono state le forze dell'ordine, mentre la fattispecie
individuata, quella per cui i due lavoratori in nero dovranno rispondere, è quella della truffa. Controllare non è semplice. E le vicende di questo tipo iniziano a poter essere elencate con una certa continuità.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.