Veronica Panarello, la donna in carcere con l’accusa di aver ucciso il figlio Loris Stival di 8 anni, nel novembre scorso a Santa Croce di Camerina (Rg), ha ottenuto un permesso dal gip di Ragusa (dopo il parere favorevole della Procura) per andare pregare sulla tomba del figlio. La donna accompagnata da polizia penitenziaria e scortata dalla polizia di Stato si recherà nel cimitero del comune ragusano. Veronica Panarello non potrà incontrare nè parlare con alcuno. Uscirà dal carcere su un
mezzo della polizia penitenziaria con cui entrerà nel cimitero che sarà off limits per tutti. La donna ha sempre respinto l’accusa di omicidio nonostante i pesanti indizi nei suoi confronti. Il 18 giugno scorso Loris avrebbe compiuto nove anni.
Intanto al centro dell’inchiesta, la ricostruzione del giorno della scomparsa di Loris: Veronica Panarello ha sempre detto di averlo accompagnato a scuola, ma le riprese delle telecamere posizionate vicino casa e all’istituto, visionate da polizia di Stato, squadra mobile e carabinieri, sembrano smentirla. Al centro del procedimento indiziario, avviato dalla Procura di Ragusa, ci sono quelle che i pm definiscono "le bugie di Veronica". Nel provvedimento di custodia cautelare, emesso dal Gip, e confermato dal Tribunale del riesame di Catania e dalla Cassazione, si legge che "la donna mente per salvare se stessa".
Sarebbe stata lei, con freddezza, a strangolarlo e poi a fare scomparire il cadavere. Accuse sempre respinte dall’indagata, detenuta nel carcere di Agrigento, che, assistita dall’avvocato Francesco Villardita, continua a proclamarsi estranea alla vicenda e a chiedere ai pm di cercare la "verità".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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