Profugo ucraino accoltella connazionale dopo una lite

Un ucraino di 74 anni avrebbe accoltellato un connazionale di 53 nella struttura di accoglienza di Perugia nella quale entrambi sono stati accolti: l'aggredito avrebbe rimproverato all'uomo di importunare gli altri ospiti, adesso è ricoverato in gravi condizioni

Una volante della polizia a Perugia (foto di repertorio)
Una volante della polizia a Perugia (foto di repertorio)

Ha avuto una discussione con il suo compagno di stanza, lamentandosi dei suoi atteggiamenti e invitandolo a mantenere un contegno. Per tutta risposta, quest'ultimo lo ha accoltellato, ferendolo gravemente. Protagonista del gesto compiuto poche ore fa è un profugo di nazionalità ucraina (ma nato in Russia) di settantaquattro anni, che avrebbe colpito un cinquantatreenne connazionale ospite come lui nella casa di accoglienza di Montemorcino (a Perugia). Una struttura che ormai da mesi (dallo scoppio della guerra fra Russia ed Ucraina, in buona sostanza) accoglie diversi profughi provenienti dall'Ucraina, fra i quali donne e bambini.

Insieme a loro c'erano anche i due protagonisti della vicenda, con l'uomo di 53anni giunto in Umbria solo poche settimane fa, dopo la distruzione della propria abitazione a Mariupol a causa dell'esplosione di un razzo. Stando alle prime ricostruzioni degli inquirenti, il fatto si sarebbe consumato nella mattinata, intorno alle 11: il più giovane dei due avrebbe più volte rimproverato l'altro perché si sarebbe ubriacato infastidendo il resto degli ospiti, e il presunto aggressore a sua volta lo avrebbe ripetutamente minacciato. Considerazioni dalle quali sarebbe scaturito un diverbio piuttosto acceso. E alla fine il più anziano del duo si sarebbe recato di soppiatto in cucina, afferrando un coltello con una lama di circa venti centimetri, che avrebbe nascosto in un asciugamano per non destare sospetti.

A quel punto si sarebbe recato nella stanza comune e avrebbe sferrato d'improvviso una coltellata al petto del rivale. Che forse avrebbe perso la vita, se non avesse avuto la prontezza di riflessi di difendersi prima e di scappare poi, urlando per attirare l'attenzione (riuscendo poi a mettersi in salvo, sia pur sanguinante). Una situazione che ha generato il panico fra i presenti, con gli addetti all'assistenza della struttura che hanno avvertito il 118 e le forze dell'ordine. I sanitari hanno prestato le prime cure al ferito, trasportandolo poi all'ospedale del capoluogo umbro.

Risulta ancora ricoverato nel reparto di chirurgia toracica e le sue condizioni di salute restano gravi: è stato colpito nella parte sinistra del torace, tra la base della quarta costola e lo sterno, con lesioni a pleura e polmone. Sarebbero bastati altri pochi centimetri affinché la lama gli arrivasse al cuore.

I poliziotti hanno infine provveduto all'identificazione del settantaquattrenne, che è stato pertanto fermato e portato in questura. Le indagini sono ancora in corso e ulteriori sviluppi sono attesi per i prossimi giorni.

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