È stato condannato a 4 anni di reclusione con rito abbreviato dal tribunale di Perugia l’orco accusato di aver stuprato la nipotina di soli 4 anni.
L’uomo, che col procedimento speciale scelto ha potuto beneficiare della riduzione di un terzo della pena prevista, non si era limitato a compiere gli abusi sulla piccola, ma li aveva immortalati con video e fotografie sul suo cellulare.
L’arresto, a seguito di un’approfondita indagine svolta in collaborazione tra polizia e carabinieri della provincia di Perugia, risale al 2017. Fu la moglie allora a decidere di denunciare l’uomo, consegnando direttamente nelle mani degli uomini dell’Arma una chiavetta Usb contenente tutte quelle immagini scioccanti.
La procura della Repubblica di Spoleto avviò pertanto le indagini, incaricando la polizia postale di eseguire delle approfondite verifiche su tutti i supporti informatici di cui l’orco era in possesso. Grazie a questi controlli emersero tutte le immagini ed i video inerenti le violenze ai danni della nipotina, risalenti a due anni prima della denuncia (2015).
Le prove permisero quindi di spedire l’uomo direttamente dietro le sbarre, grazie all’accusa iniziale per detenzione di materiale pedopornografico, mentre proseguivano le investigazioni. Quando il fascicolo è passato nelle mani della procura di Perugia, il Pm Reale aveva chiesto immediatamente il rinvio a giudizio. Da qui, nei giorni scorsi, la difesa dell’imputato ha invece optato per lo sconto di pena previsto dal rito abbreviato.
L’accusa è ovviamente quella di aver commesso ripetutamente abusi sessuali su una bambina di appena 4 anni, la stessa nipotina che a lui era stata
affidata dai genitori, ora costituitisi parte civile. Approfittando dell’ingenuità della piccola e di un forte senso di soggezione nei suoi confronti, l’orco commise le violenze e, non pago, le riprese anche con il cellulare.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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