Mistero sul decesso di una donna di 52 anni, rinvenuta in un lago di sangue all’interno della sua abitazione di Pesaro. A compiere il macabro ritrovamento il maggiore dei due figli della defunta, il quale, comunque, non condivideva l’appartamento con lei. Secondo il Sostituto Procuratore Sabrina Malipiero, che si è avvalsa della collaborazione della Polizia Scientifica e del medico legale, la vittima sarebbe stata uccisa con un oggetto contundente o con un coltello, con cui l’omicida l’avrebbe più volte colpita in corrispondenza della testa: la morte sarebbe sopraggiunta per dissanguamento. Stando ai primi rilievi l’assassinio, avvenuto durante la nottata di ieri, sarebbe stato preceduto da una violenta colluttazione: il cadavere presentava, infatti, numerose tumefazioni sul volto. Particolare fondamentale nelle indagini il fatto che non siano evidenti segni di effrazione all’interno dell’appartamento, cosa che porta a ritenere che, con tutta probabilità, la vittima conosceva il suo carnefice e che potrebbe avergli perfino aperto la porta di casa facendolo entrare.
Altro particolare rilevante, la mancanza dell’automobile della 52enne: non è escluso che l’omicida, dopo il delitto, la abbia sottratta per allontanarsi il più rapidamente possibile dalla scena del crimine.
La donna, madre di due figli adulti,
lavorava come commessa in un supermercato da appena due mesi; era separata ormai da anni dal marito, con cui aveva comunque mantenuto dei buoni rapporti.Proseguono le indagini con le audizioni dei familiari e dei vicini di casa.
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