Ciclicamente si ripropone la polemica di chi, senza aver prima consultato il listino prezzi di un locale, poi si stupisce del conto finale. L'ultima a "denunciare" sui social uno scontrino a suo dire troppo salato è stata Sandra Amurri, giornalista che nel 2009 ha contribuito a fondare Il fatto quotidiano con Antonio Padellaro. A finire nel suo mirino è un rinomato bar di Roma situato in piazza del Popolo, una delle più note cartoline turistiche della Capitale. Il motivo? Un cappuccino pagato 8 euro.
"Benvenuti a Roma, fine lockdown: un misero cappuccino 8,05 euro. Risposta del direttore : 'Non l'ha visto il menu? Se le sembra troppo non ci venga'. Menu per un cappuccino?". Secondo la giornalista, il costo elevato del cappuccino è dovuto ai rincari messi in atto dai commercianti alla fine del lockdown ma, in realtà, i prezzi del bar in cui lei ha consumato la bevanda calda sono da sempre più alti della media, proprio in ragione della posizione privilegiata su una delle piazze più note e ammirate di Roma, nel cuore del suo centro commerciale. Il bar, infatti, si trova direttamente affacciato sulla piazza, sotto la scalinata per accedere all'iconica terrazza del Pincio. Dai tavolini si gode di una vista unica sull'obelisco egizio e sui monumenti della piazza.
Benvenuti a Roma, fine lockdown: un misero cappuccino 8,05 euro. Risposta del direttore : “non L ha visto il menu? se le sembra troppo non ci venga “. Menu per un cappuccino? pic.twitter.com/i6x29GLVHd
— Sandra Amurri (@sandraamurri1) May 31, 2022
In tanti hanno fatto notare a Sandra Amurri questi dettagli, sottolineando come sia normale pagare un sovrapprezzo per consumare il prodotto di un locale che paga elevate concessioni e tasse, oltre che affitti, proprio in virtù della sua posizione. Sono stati fatti, per esempio, gli esempi di piazza San Marco a Venezia o di piazza Duomo a Milano. Ma nemmeno questa spiegazione sembra essere servita alla giornalista, che ha rincarato la dose con argomentazioni deboli e di stampo populista: "È sconvolgente 8 euro un cappuccino perché il bar da su piazza del Popolo visto che la piazza è di tutti, ricchi e poveri e anche i poveri, cioè persone che lavorano da una vita, hanno diritto una tantum di un cappuccino a piazza del Popolo".
Facile l'ironia del web davanti alla giustificazione della giornalista per la sua polemica: "Ma sì, espropriamo gli immobili ai legittimi proprietari e affittiamoli a zero.
Così il cappuccino in piazza del Popolo possono farlo pagare €1.5. Hasta el capucino, siempre". E ancora: "Ha ragione: è scandaloso che io che lavoro da una vita non possa andare al bar con il mio elicottero privato".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.