A dicembre compie 89 anni, ma Piero Angela non ha assolutamente perso la voglia di scherzare e di vivere.
Intervistato da La Stampa, ha parlato del futuro dei giovani, delle aspettative di vita e del suo segreto. "Il mio segreto? - dice Piero Angela -. Essere in buona salute fisica e mentale è un elemento molto importante. Ma c'è un'altra componente: io ho sempre accompagnato il mio lavoro all'ottimismo, all'umorismo. Non ho mai ceduto ai piagnistei. E poi c' è la curiosità, la vera molla che mi ha consentito di avere sempre progetti nuovi".
E quando gli viene domandato cosa ne pensa del progressivo aumento della longevità, Piero Angelo spiega: "E' un disastro. Vivere fino a 120 anni è un incubo, non un progresso. La maggioranza è composta da pensionati con molti acciacchi e poche opportunità". Poi il giornalista si lascia un po' andare e rivela: "A me piacerebbe arrivare anche a 200 anni, ma solo se potessi farlo in motocicletta e con una bionda sulla sella posteriore. E poi, quando si può dire che una persona è vecchia? Ci sono giovanotti di 80 anni con molto da insegnare e vecchi di 40 che hanno già perso i contatti con il mondo".
"Cosa auspica per il futuro dei giovani?", chiede a Piero Angela. E la risposta del giornalista non si fa attendere: "La capacità di informarsi correttamente, con strumenti affidabili. I giovani avranno davanti un futuro non facile, perché tutto cambia troppo velocemente.
E poi siamo destinati a fare i conti con un mondo diverso, fatto di vecchi, immigrati e pochi bambini. Il dramma della longevità è che va di pari passo con la denatalità, con una spesa sociale per le famiglie troppo bassa".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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