Il ministero della Difesa è da anni in stato di cronica difficoltà, con Stati maggiori e truppa che lamentano la carenza di mezzi e risorse, ma nel dicastero guidato da Roberta Pinotti qualcuno trova il tempo (e i soldi) per sovvenzionare i combattenti di centocinquant'anni fa.
Come infatti ricostruisce Il Tempo, la Difesa elargisce denaro, tra gli altri enti, anche all'Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini. Dallo statuto dell'associazione si apprende che "lo scopo dell'associazione è consolidare, secondo lo spirito degli ideali di Garibaldi e di Mazzini, lo stretto legame esistente fra coloro che ebbero l'onore di indossare in combattimento la gloriosa camicia rossa, patrimonio dell'umanità e coloro che volontariamente hanno combattuto per la libertà della propria patria o per quella di altri popoli oppressi."
Il riferimento è ai combattenti partigiani della guerra di Liberazione, come anche ai volontari delle Brigate Internazionali della guerra di Spagna e ad altre campagne militari di cent'anni fa, fino ai fatti d'arme di Grecia del 1897. A ricevere a pioggia 674mila euro sono ben sedici enti: oltre ai "reduci" della spedizione dei Mille (che, ricordiamo, risale a 155 anni fa), sono inclusi nell'elenco anche i combattenti antifascisti della guerra di Spagna e diversi ordini cavallereschi.
Raccontava Indro Montanelli che nel corso di un'inchiesta sugli enti inutili, affidatagli probabilmente negli anni Cinquanta, trovò un'associazione che raccoglieva fondi per i parenti delle vittime del carcere austroungarico dello Spielberg (anni 1820).
Era rappresentato da un anziano signore che, vistosi scoperto, supplicò il giornalista di non denunciarlo: i denari provenienti da quelle sovvenzioni rappresentavano il suo unico sostentamento. Montanelli, quella volta, non ebbe il cuore il denunciarlo...- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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