Pioli all'Inter? Presente e (forse) futuro

Pioli all'Inter? Presente e (forse) futuro

A quelli che sono dominati dallo scetticismo d'ordinanza, che spesso si trasforma in puzza sotto al naso, bisogna sbattere in faccia la storia di Stefano Pioli. È arrivato all'Inter dopo quel famoso casting che aveva fatto sorridere, nonché pensare che la proprietà cinese avesse le idee molto confuse.

È arrivato, considerato da molti un traghettatore, una guida temporanea per arrivare alla fine della stagione e puntare poi sul nome vero scelto per la panchina dell'Inter, cioè Diego Simeone. Forse l'avevamo scritto anche qui, di certo l'avevamo pensato: pensavamo che la strategia fosse quella e probabilmente lo era davvero. Oggi che ha conquistato 22 punti su 27 disponibili, la Gazzetta dello sport ha disegnato il suo percorso per numeri: «In nove partite di campionato ha pareggiato il derby all'esordio, perso col Napoli e vinto tutte le altre volte (7). Ha preso la squadra al nono posto e l'ha portata al quinto, era a -8 dal Milan, e ora è a +2 (ma i rossoneri hanno una gara in meno). La media punti per gara fa 2,44, da quando c'è lui solo il Napoli ha fatto meglio (24 punti).

Ecco, uno così, a prescindere da dove arrivi alla fine della stagione non può passare per caso.

Per dire: nella Liga l'Atletico Madrid è a -11 dalla testa (è a -8, ma il Real ha una partita in meno) e fa molta fatica. Non si fanno paragoni, ma si può dire di fare attenzione. Forse per l'Inter l'allenatore giusto è già seduto in panchina.

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