La polizia locale di Genova sarà il primo comando in Italia a sperimentare l'utilizzo del laccio immobilizza-persone "bolawrap", ribattezzata "pistola-lazo" in grado di bloccare malviventi o persone pericolose per se stesse e gli altri senza provocare loro danni fisici. Strumento già in uso negli Stati Uniti, la novità è stata presentata a Palazzo Tursi dagli assessori alla Sicurezza del Comune di Genova e della Regione Liguria, Giorgio Viale e Andrea Benveduti, con il comandante della Polizia Municipale di Genova Gianluca Giurato.
Cos'è il bolawrap
Si tratta di un apparecchio simile al taser (la pistola elettrica), ma molto meno pericoloso: consiste in due sottili corde in kevlar lunghe 240 centrimetri con alle estremità due piccoli ganci. Questo materiale è composto da una fibra sintetica resistente al calore e molto forte, utilizzato per la prima volta a livello commerciale nei primi anni '70 in sostituzione dell'acciaio negli pneumatici da corsa. La sua caratteristica principale è la grande resistenza meccanica alla trazione tant'è che a parità di massa è cinque volte più resistente dell'acciaio. Una volta sparati, si avvolgono intorno alle gambe della persona che si intende bloccare non consentendole più di camminare e agevolando in questo modo il fermo.
Come funziona
La mira è agevolata da una luce laser: il lancio del laccio avviene grazie a una cartuccia a salve che emette un forte rumore simile allo sparo di una pistola vera, che proietta la corda a una velocità di oltre 150 metri al secondo. "L’obiettivo dell’avvio dei test per l’adozione di questo strumento non letale è evitare l’utilizzo del taser, che risulta comunque rischioso", ha spiegato l’assessore comunale alla Sicurezza Giorgio Viale al Corriere. Il suo nome deriva dalle "bolas" usate dai gauchos in Argentina per fermare i bovini in fuga. Lo strumento sarà fornito in dotazione a una decina di agenti per un periodo di prova utile a capire se possa sostituire o integrare il taser, oggetto di numerose controversie. Il bolawrap dovrà essere lanciato in punti precisi del corpo o si rischiano ferite, il target può essere mantenuto intorno ai 5 metri di distanza. Gli agenti che utilizzeranno questo strumento hanno seguito uncorso di formazione presso l'azienda produttrice, una società americana con sede a Las Vegas. Negli Usa, infatti, è ormai diffuso tra gli operatori di polizia e dagli addetti alla sicurezza privata.
Per il comandante della Polizia locale di Genova, Gianluca Giurato, "non è un'arma, ma una risorsa in più per i nostri operatori della sicurezza. È del tutto evidente come i nostri agenti non possano essere lasciati a gestire scenari complessi privi di idonei strumenti di tutela, propria e altrui. Questa nuova tecnologia - sottolinea all'Agi - è un sistema originale a bassissimo rischio di lesioni per bloccare a distanza soggetti potenzialmente pericolosi. Dopo il periodo di prova ne valuteremo l'efficacia".
L'Italia è la 44esima nazione al mondo a importare e valutare il congegno: già in uso anche in Serbia, il periodo di prova durerà tra i 6 e 12 mesi e sarà utilizzato soprattutto per gestire i trattamenti sanitari obbligatori (Tso).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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