Ditte edili al lavoro gratis da stamattina con mezzi, uomini e materiali per mettere a posto la strada che collega il comune di Polizzi Generosa con Piano Battaglia. Siamo all'interno del parco delle Madonie, in provincia di Palermo.Il sindaco ribelle si chiama Giuseppe Lo Verde. Da mesi manda avanti la sua personale protesta contro la burocrazia lumaca che impedisce la costruzione di una strada fondamentale per l'intero paese.
Lo scorso febbraio il primo cittadino ha trasferito il suo ufficio sotto una tenda per accendere i riflettori sui ritardi e sull'inerzia delle Istituzioni. Dopo l'ufficio in tenda, Lo Verde si è prima incatenato al Comune e poi ha fatto le barricate in strada. Il sindaco si dice "stanco della lunga burocrazia che ha bloccato l'economia di un intero paese".
Adesso dalle parole si passa ai fatti. Insieme al primo cittadino alcune ditte edili del paese delle Madonie hanno messo a disposizione mezzi, uomini e materiali per ripristinare gratuitamente un tratto della strada che ha costretto ad emettere una delle due ordinanze che impediscono il transito a mezzi e automobili. Accanto al sindaco sul luogo, per coordinare tutto, anche l'assessore Sandro Silvestri. "Sta arrivando l'estate - commenta il sindaco Lo Verde - e noi siamo ancora con la strada interrotta. Non possiamo più aspettare. I tempi burocratici sono lunghissimi e incerti. Per dei lavori che si possono fare subito ci fanno attendere da tredici anni. Così si uccide una popolazione e la sua economia. Occorre essere più veloci. Ci vogliono risposte certe", spiega. Stamane i lavori riguardano la frana che si è abbattuta sulla strada in contrada Sovarito, per ripristinare il transito. Altre ditte, invece, offrono i materiali che occorrono per rimettere a posto la strada. "Ringrazio quanti sono scesi sulla strada per in bene della nostra città - commenta il sindaco Lo Verde - Polizzi è stanca e non può aspettare le lungaggini burocratiche. Avevamo annunciato che la tenda era un luogo di protesta, ma anche un'occasione dove elaborare idee. Con questa nuova protesta vogliamo gridare a tutti che un popolo non si può tenere fermo sotto i colpi della burocrazia. Un popolo è libero e va servito con celerità e senza ritardi".
La Regione dal canto suo ha cercato di dare un impulso alla spinosa questione, attraverso l'Ufficio contro il dissesto idrogeologico.
Sulla carta al Regione anticiperà i costi per effettuare le indagini e le successive operazioni di messa in sicurezza di un costone roccioso pericolante che sovrasta l'asse viario. La Città metropolitana di Palermo si è impegnata a inserire l'opera nella propria programmazione. Ma dopo mesi di chiacchiere ancora non si è fatto nulla e il sindaco ha deciso così di fare da sé.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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