Qualche giorno fa, ospite del programma radiofonico Un giorno da pecora, su Radio Uno, Oliviero Toscani riferendosi al ponte Morandi di Genova, aveva detto: "Ma a chi interessa che caschi un ponte, ma smettiamola". La frase, che ha suscitato l'indignazione di conduttori e ascoltatori, aveva infastidito anche i parenti delle vittime, che nel crollo dell'agosto del 2018 hanno perso la vita. In queste ore, Benetton Group, con il suo presidente, Luciano Benetton, nel dissociarsi nel modo più assoluto dalle affermazioni del celebre fotografo in radio, prende atto dell'impossibilità di continuare il rapporto di collaborazione con il direttore creativo.
La decisione dei Benetton
In una nota a firma dell'azienda, infatti, si legge: "Luciano Benetton e tutta l'azienda rinnovano la loro sincera vicinanza alle famiglie delle vittime e a tutti coloro che sono stati coinvolti in questa tremenda tragedia". La decisione è arrivata a qualche giorno dalla messa in onda dell'intervento dell'artista in radio che, incalzato dai conduttori, aveva commentato la foto con i fondatori del movimento delle Sardine.
La frase di Toscani
In relazione a quell'immagine, che aveva fatto discutere perché i Benetton sono al centro dell'agenda politica del governo, che a breve dovrebbe decidere se revocare o meno le concessioni autostradali ad Atlantia (società controllata dalla famiglia Benetton), nel corso della trasmissione condotta da Geppi Cucciari e Giorgio Lauro, il creativo aveva spiegato che "noi come Fabrica con le Autostrade non abbiamo niente da fare, i Benetton sono azionisti di una società della quale la famiglia ha il 30% ". E poi aveva aggiunto, rivolgendosi a uno dei conduttori: "Magari anche lei se ha investito è azionista e responsabile. Ma a chi interssa che caschi un ponte, ma smettiamola".
Toscani: "Sono distrutto"
Secondo quanto riportato da Tgcom24, in queste ore, Toscani si sarebbe detto "distrutto" per le parole utilizzate durante il programma radiofonico e avrebbe dichiarato: "Mi scuso. Ho vergogna anche di scusarmi. Sono distrutto e addolorato". In base a quanto ricostruito dal quotidiano, che ha citato un'intervista rilasciata dal fotografo a Repubblica, Toscani avrebbe definito le sue parole "infelici", ma anche estrapolate dal contesto: "Volevo solo dire che Fabrica è un centro culturale che non ha nulla a che fare con Autostrade. E che non stavamo discutendo di quello, del ponte Morandi che è cascato.
Il ponte non c'entra nulla con le nostra attività, noi ci confrontavamo sulle forme di comunicazione moderna. E insomma tutto il casino che è stato montato ad arte su quell'incontro con le Sardine, Benetton, il ponte...ecco, quello non ci interessa".
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