Ponte Morandi, l'ex ministro Delrio ai pm: "Non sapevo delle criticità"

"Non ero a conoscenza della relazione sulle criticità di ponte Morandi". Così l'ex ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Graziano Delrio, dopo essere stato ascoltato dalla procura di Genova come persona informata sul crollo del viadotto

Ponte Morandi, l'ex ministro Delrio ai pm: "Non sapevo delle criticità"

"Tutti questi documenti sono rimasti a livello tecnico, quindi io non riesco a dare informazioni perchè non ne ero a conoscenza. Come al solito i progetti rimangono a livello della direzione di vigilanza, quindi su queste cose non potevo fornire alcun chiarimento". Lo ha detto - uscendo dal Tribunale di Genova dove è stato ascoltato come persona informata sul crollo del ponte Morandi dello scorso 14 agosto - l'ex ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, rispondendo ai cronisti che gli chiedevano se fosse a conoscenza della relazione del febbraio 2018 sul progetto di retrofitting di Ponte Morandi, che aveva ricevuto il via libera del Comitato tecnico del Mit.

Il documento evidenziava le criticità sul ponte. Alla domanda sul perchè non fosse stata potenziata la vigilanza, Delrio ha risposto: "Non mi è stato chiesto, ma ho detto che, come in tutte le strutture ministeriali, vi è sicuramente una difficoltà di personale. Però noi abbiamo richiesto e ottenuto 270 assunzioni tra il 2015, quando solo arrivato, fino allo sblocco delle assunzioni: 130 sono già state fatte e altre verranno fatte. Quindi - ha spiegato - il problema del potenziamento degli uffici ministeriali esiste sicuramente". Ma cos'è che non ha funzionato? "lo dovrà stabilire la magistratura", la risposta di Delrio, che ha precisato di avere fornito alla Procura che indaga sulle cause del crollo "tutte le informazioni che mi chiedeva in merito alle procedure, alle attività del ministero e alle competenze varie degli uffici e le mie personali".

Delrio, secondo ex ministro delle Infrastrutture ad essere stato sentito come testimone in Procura a Genova dopo Antonio Di Pietro, ai pm titolari dell'inchiesta ha ribadito quanto già dichiarato nei giorni successivi al 14 agosto. "Mai ricevuto nulla sui rischi legati al crollo", aveva detto alla stampa l'esponente Pd. Proprio Delrio era entrato nell'occhio del ciclone dopo la presa di posizione dell'ex senatore e componente della Commissione Trasporti del Senato, Maurizio Rossi.

Che, in un editoriale sul sito della tv genovese Primocanale, aveva raccontato che le sue due interrogazioni parlamentari sui rischi per la stabilità del viadotto erano state ignorate da Delrio, ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture dal 2 aprile 2015 al 1 giugno 2018. 74 giorni dopo, il crollo.

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