Ponte Morandi, i familiari delle vittime: "Non andremo all'inaugurazione"

Il comitato dei familiari ha comunicato la decisione in una lettera: "Quel momento, in quel luogo, non può essere parte di noi. Rispettiamo chi ha lavorato, ma per noi questo ponte ha un significato ben preciso e ci strazia il cuore"

Ponte Morandi, i familiari delle vittime: "Non andremo all'inaugurazione"

I parenti delle vittime causate dal crollo del ponte Morandi di Genova non si presenteranno alla riapertura del nuovo viadotto al termine dei lavori e hanno affidato a una lettera le motivazioni del loro gesto. "Saremo onorati che nella cerimonia siano nominate le nostre vittime, che meritano un posto in prima fila, ma come comitato non parteciperemo alla cerimonia di inaugurazione, quel momento, in quel luogo, non può essere parte di noi", scrivono dal Comitato ricordo vittime Ponte Moranti.

"Speravamo in un'inagurazione sobria"

La posizione ufficiale è stata comunicata a poche ore dall'assemblea dell'associazione, che si è tenuta ieri: "È stato complesso riuscire a festire i sentimenti contrastanti che affollavano la nostra mente, infatti le emozioni che la crescita di questa nuova struttura hanno suscitato in noi sono sempre state molto forti, come potrete immaginare" . E ancora: "È stato molto difficile assistere, in questi mesi, alle molte cerimonie e come abbiamo sempre sostenuto, per l'origine 'indegna' che ha avuto questa costruzione, il nostro cuore e quello di molti cittadini ha sempre sperato in un'inaugurazione sobria. Infatti da sempre pensiamo che i motivi di festeggiamento dovrebbero essere altri".

"Il ponte ci strazia il cuore"

Nella nota del comitato, i familiari specificano di aver scelto di muoversi "con forza" dopo aver compreso che la presentazione sarebbe potuta diventare "un evento mediatico di gran festa": "Noi ci siamo opposti a concerti di musica classica, ma francamente a un certo punto si era generata una tale confusione nell'informazione che, per tutti, penso sia stato difficile dipanare la matassa". I parenti delle vittime, poi, hanno precisato che la ricostruzione del ponte, fatto "che dovrebbe unire nuovamente la città", non potrà mai ricostruire o riportare indietro ciò che è stato perso, ma specificano: "Il lavoro che è stato fatto è molto, le persone che hanno operato nella ricostruzione meritano il nostro rispetto, ma questo ponte per noi ha un significato ben preciso che ci strazia il cuore".

L'intervento di Mattarella

I membri del comitato, poi, hanno fatto sapere che dopo le loro "pressanti richieste e l'importate intervento del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la cerimonia di inauguriazione ha acquisito connotazioni di sobrietà, soprattutto in rispetto di coloro che da quel ponte non sono più tornati". E ancora: "Ringrazieremo personalmente il presidente nell'incontro privato che avremo, sia per il suo intervento in questa vicenda, sia per averci permesso di parlare con lui e comunicare il nostro sentire". Intanto, come riportato da Huffington Post, questa mattina, il capo politico del Movimento 5 Stelle, ospite di Agorà su Raitre, è intervenuto sulla gestione Benetton di Autostrade e ha dichiarato: "La nostra posizione resta ferma sul fatto che non hanno adempiuto ai loro obblighi. Quindi Benetton non può continuare a gestire Autostrade, non accettiamo le proposte arrivate finora".

Il memoriale

"Al sindaco Bucci abbiamo richiesto un momento intimo di inaugurazione del 'Cerchio dei 43 alberi', che sarà installato sotto al ponte, questo sarà il primo abbozzo del memoriale in ricordo delle vittime, in quel luogo sentiamo la presenza del nostro cuore e il sindaco ci ha

dato la massima collaborazione per organizzarlo. Ringraziamo tutti coloro che ci hanno sostenuti e che ci sosterranno in futuro, perché nessun nuovo ponte possa cancellare quello che è stato", concludono i familiari.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica