Porno-tv dell'arcidiocesi per sanare conti in rosso

L'arcidiocesi slovena di Maribor avrebbe trasmesso programmi porno sulla propria televisione pur di ripianare il buco di bilancio da ottocento milioni

Porno-tv dell'arcidiocesi per sanare conti in rosso

Tra le tante spese pazze che emergono dal nuovo scandalo Vatileaks ne emerge una che, se non fosse tragicomica, quasi farebbe sorridere.

Come svela il libroVia Crucis di Gianluigi Nuzzi, in vendita dal 5 novembre per Chiarelettere, l'arcidiocesi di Maribor, in Slovenia, avrebbe accumulato un buco di bilancio di tali dimensioni da tentare investimenti che definire folli è poco. Ottocento milioni di rosso avrebbero spinto la chiesa locale a trasmettere sulla propria televisione addirittura dei programmi pornografici, nel vano tentativo di risollevare gli ascolti e con essi i ricavi pubblicitari.

Senza nulla togliere al libro di Nuzzi, però, bastava una semplice ricerca su Google per verificare come le condizioni miserevoli dell'arcidiocesi slovena fossero note a tutti da tempo. Come riportava ad esempio il Piccolo nell'ottobre 2013, "L’Arcidiocesi di Maribor, dopo il crack miliardario seguito al fallimento delle sue due finanziarie Zvon 1 e Zvon 2 a seguito di investimenti folli sul mercato immobiliare, nelle fibre ottiche, nelle telecomunicazioni e perfino in programmi porno, è alle porte del fallimento."

Secondo un'inchiesta dell'Espresso del settembre 2013 sarebbe stato lo stesso Francesco ad adoperarsi per favorire un prestito a tasso zero di ben 40 milioni che lo Ior avrebbe elargito all'arcidiocesi slovena nel tentativo di

ripianare i debiti almeno in parte.

Sempre a causa del dissesto finanziario il Papa, nell'estate di quell'anno, accettò le dimissioni dell'arcivescovo di Lubiana mons. Anton Stres e di quello di Maribor, mons. Marjan Turnsek.

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