"Cacciata" dall'albergo in cui era stata accolta per la notte. Lo ha raccontato una profuga Ucraina in un video su TikTok che ha ottenuto più di 300mila visualizzazioni in poche ore. Ma il proprietario della struttura, un hotel di Rimini, ha smentito l'accaduto sostenendo che invece la donna sia stata prelevata dal cugino dopo un litigio violento con un'altra ospite.
Il video su TikTok
Nel video, diventato subito virale sui social, la donna racconta tra le lacrime di essere "stata cacciata" dall'albergo in cui era ospite insieme al figlioletto di 6 anni. Secondo la sua versione, il proprietario della struttura - un hotel della Riviera Riminese - l'avrebbe allontana con "il pretesto" di una discussione animata con la madre. Spiega di essersi ritrovata in strada, che le sue carte di credito non funzionano e di non avere un posto dove rifugiarsi. Infine, precisa di aver chiesto al gestore di un bar di connettersi alla rete wi-fi per poter caricare il filmato su TikTok.
La versione dell'albergatore
Il proprietario dell'albergo ha smentito l'accaduto. "E' successo tutto in maniera improvvisa. - ha raccontato all'AdnKronos - Ho dato accoglienza ai profughi, alle 2 di notte mi sono trovato all'ingresso 17 bambini con le loro mamme, non me la sono sentita di lasciarli fuori e ho aperto loro la struttura. Dal 7 marzo scorso, in due giorni, ho ospitato 140 persone in condizioni disperate. Ho saltato Pasqua, la stagione, ma questa emergenza viene prima di tutto. D'altronde, ho 45 anni ma sono cresciuto in una casa famiglia: quando si è presentata questa emergenza umanitaria, ho parlato con mia moglie e i miei 4 figli, spiegando loro che non potevamo tirarci indietro".
L'uomo ha spiegato di essere stato informato dell'accaduto da un'altra ospite. A suo dire, la donna sarebbe stata allontanata dal cugino - che vive e lavora in Italia già da qualche anno - dopo aver litigato furentemente con una connazionale. "Quattro giorni fa è arrivata questa ragazza con altre mamme e i bambini tramite suo cugino che già vive in Italia. - ha continuato l'albergatore -Da quel che mi hanno raccontato gli altri ospiti, perché non parlo in ucraino, la sera hanno litigato tra loro in albergo, lei pare fosse ubriaca, e lo stesso cugino al mattino le ha portate via. E' stata proprio una donna che era con lei a raccontarmi di esser stata picchiata, ma immaginavo fosse una cosa tra loro che sarebbe finita lì. Il cugino ha pensato di allontanarla, probabilmente per non creare problemi in una situazione già delicata".
L'appello
"Nel video, che ovviamente mi ha procurato non poco dispiacere, ho visto comunque gli occhi di una madre disperata. - ha concluso il gestore della struttura - Mi dispiace, perché se lei avesse parlato con me, comunque avremmo trovato insieme una soluzione".
Poi l'appello alle istituzioni affinché supportino gli albergatori nella gestione dei profughi in fuga dalla guerra: "Tutto quello che sto facendo lo porto avanti senza nemmeno aver ricevuto un euro o alcun tipo di aiuto dallo Stato - ha aggiunto - Ad oggi do ospitalità a 85 mamme e 55 bambini, attraverso gli appelli sui social sto cercando di reperire almeno provviste alimentari. Quanto è capitato non mi ferma, e vado avanti per dare una mano a chi non ha più nulla".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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