"Un porto subito". Ancora pressione dalle ong sulle coste italiane al collasso

Centinaia di sbarchi ogni giorno da mesi: la situazione dei centri di accoglienza in Italia è critica ma le ong non si arrendono mai

"Un porto subito". Ancora pressione dalle ong sulle coste italiane al collasso

Nell'ultima settimana sono sbarcate migliaia di persone. Ma ancora non si fermano gli sbarchi sulle coste italiane. Tra navi delle ong e sbarchi spontanei, le nostre coste sono ancora sotto assedio e i centri d'accoglienza subiscono la pressione, così come gli operatori, costretti a turni massacranti in condizioni di lavoro proibitive. Sono già 70mila gli sbarcati nel nostro Paese da gennaio. La Sicilia e la Calabria sono le due regioni che stanno subendo maggiormente un carico di migranti enorme, come dimostrano le navi militari che fanno la spola con i porti, con a bordo ogni volta centinaia di migranti. Ora, ci sono altre 786 persone sulla navi ong che chiedono di sbarcare, dopo l'ultimo intervento di Open Arms Uno che collocato 294 migranti su una chiatta.

A bordo della nave della ong spagnola ci sono attualmente 372 persone e un cadavere mentre sulla Humanity 1 sono in 414. "Abbiamo bisogno di un porto subito", dicono dalle ong. Da giorni le navi stazionano davanti alle acque territoriali italiane in attesa che venga aperto un porto nel nostro Paese. Il tempo speso in attesa lo avrebbero potuto usare per spostarsi verso la Spagna, visto che entrambe le ong ancora in mare battono bandiera del Paese iberico, e sarebbero probabilmente già attraccate in un porto, invece di far aspettare centinaia di persone davanti allecoste italiane.

Sono state sbarcate tutte a Reggio Calabria, invece, i 427 migranti a bordo della Sea Watch. Nel frattempo, sempre in Calabria ma a Roccella Ionica, nel pomeriggio di ieri dopo un'operazione in mare compiuta dalla guardia costiera, sono giunti 61 migranti di nazionalità iraniana e irachena. Prima di essere intercettati, si trovavano a circa 20 miglia dalla costa calabrese a bordo di una piccola barca alla deriva partita, verosimilmente, dalla Turchia all'inizio della settimana. Con quest' ultimo arrivo è salito a 51 il numero degli sbarchi avvenuti nello scalo di Roccella Ionica nel 2022.

"Non è solidarietà far entrare centinaia di migliaia di persone e tenerle a spacciare o prostituirsi, solidarietà è far entrare chi può diventare cittadino.

Gli immigrati fanno lavori a condizioni che gli italiani non sono disposti ad accettare, non fanno i lavori che gli italiani non fanno, va detto alla sinistra che ha smesso di difendere i lavoratori", ha detto Giorgia Meloni a Matera, sollevando il velo di ipocrisia e di falsità della sinistra sul tema dei migranti.

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