Caro Direttore, si sente spesso dire che non tutti i magistrati sono politicizzati e orientati a sinistra. Ma allora sorge spontanea una semplice domanda: perché quei magistrati non politicizzati non si fanno mai sentire, non si ribellano e non fanno valere le proprie opinioni? Delle due l'una: o non è vero quello che si sente dire e si legge (e questo vorrebbe dire che la magistratura è tutta politicizzata a sinistra), oppure quei magistrati non politicizzati hanno rinunciato alla propria dignità e si sono rassegnati, o magari hanno paura di farsi sentire per non dispiacere ai potenti. Infine un'ultima semplice (?) domanda : non crede che il presidente Mattarella, capo della magistratura, dovrebbe intervenire in maniera efficace, e non con qualche slogan prestampato, su questa situazione di evidente deriva politica? In un Paese civile e democratico, dopo il caso Palamara ci sarebbero stati molti cambiamenti, invece in Italia tutto è continuato come prima, forse più di prima. Le sarei grato se potesse farmi sapere il suo parere su questi miei dubbi. La saluto cordialmente.
Gianni Locatelli
Roma
Caro Gianni,
come darti torto? In fondo, la risposta te la sei già data da solo e io più di tanto non devo aggiungere. Se non che qualche magistrato c'è (il nostro ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ad esempio, è uno di questi), ma viene soffocato dal sistema. Inoltre, in ogni ambito, per essere accettati e per quieto vivere, pare sempre convenga proclamarsi «democratici» e fornire prove inconfutabili di esserlo, quindi ostentarlo.
Quanto al Presidente della Repubblica, egli proviene dalla Democrazia Cristiana e si comporta come origine gli suggerisce: bastone e carota. Più spesso carota.
Ti invito, piuttosto, a una riflessione: pensi davvero che la politicizzazione della magistratura sia il vero cuore del problema della giustizia? Io no. I magistrati fanno e disfanno a loro piacimento e questo accade con tutti, anche se i personaggi pubblici - politici e non - sono i loro bersagli preferiti. Eppure questi sanno come difendersi.
Credimi, Gianni, sono i comuni cittadini i più esposti all'arroganza del potere giudiziario. Perché di questi ultimi nessun giornale si occupa e per loro nessun avvocato è pronto a rinunciare alla salate parcelle che i più danarosi possono permettersi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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