Dodici migranti di nazionalità marocchina sono accusati di aver aggredito un cittadino tunisino. Lo sventurato ha riportato fratture facciali guaribili nel corso di 30 giorni. L'episodio si è verificato presso un Cpr (Centro di permanenza per il rimpatrio) di Palazzo San Gervasio, in provincia di Potenza. Come è possibile leggere dall'agenzia di stampa Ansa i soggetti sono stati tratti in arresto dalla polizia, coadiuvata dal personale antisommossa.
Secondo quanto si legge da un comunicato diffuso dalla Procura della Repubblica di Potenza in data 10 settembre 2019, la vicenda si sarebbe perpetrata la scorsa settimana ai danni di un un tunisino che è stato colpito prima "con una fitta sassaiola e poi con numerose serie di calci e pugni".
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, alla base dell'aggressione alcuni alterchi non meglio specificati tra il ferito e il gruppo di marocchini. Le immagini riprese dalla videosorveglianza della struttura sono state determinanti per chiarire quanto accaduto. È stato il gip di Potenza a convalidare gli arresti, accogliendo quanto richiesto dalla Procura potentina circa la misura della custodia cautelare in carcere per almeno 10 dei 12 marocchini accusati dell'aggressione.
Il Cpr di Potenza è gestito dalla società Engels srl Italia. Fino ad aprile 2018 si contavano almeno 82 soggeti, in prevalenza di nazionalità tunisina, all'interno della struttura. Nel Cpr si segnala la presenzadi migranti anche di origine nigeriana e marocchina. Non è la prima volta che presso simili strutture si verifichino episodi di violenza.
Ricordiamo come ad inizio settembre il Cpr di Torino sia stato caratterizzato da una sommossa che ha visto il ferimento di, più precisamente un ispettore di Polizia. Riguardo la vicenda avvenuta nel Potentino, non risultano esserci ulteriori aggiornamenti per ora. Le indagini proseguono.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.