Gli effetti del lockdown differenziato cominciano a vedersi. Ne è convinto Fabrizio Pregliasco, virologo dell'Università degli Studi di Milano e direttore sanitario dell'Irccs Galeazzi. Se per il ministro della Salute Robero Speranza ci sono i segnali per pensare che si stia arrivando all’appiattimento della curva, per il virologo non siamo vicini al famigerato plateau. "Non ci sarà un picco: grazie alle misure adottate e al lockdown progressivo - spiega Pregliasco all'Adnkronos Salute - nelle regioni rosse e arancioni ad oggi stiamo vedendo un incremento non più esponenziale ma lineare. E se le cose andranno avanti così, ci aspettiamo un calo per la prossima settimana". Insomma, L'emergenza non è scavallata, ma quasi. Ho visto dati che mi rasserenano ad esempio nel numero di chiamate d'ambulanza in Lombardia, si vede un evidente decremento da alcuni giorni", spiega Pregliasco a Buongiorno, su Sky Tg24.
"Contagi in calo, ma no ad abbassare la guardia"
Ma il direttore dell'Irccs Galeazzi frena sulla possibile de- escalation nelle regioni più colpite dal giro di vite per frenare i contagi, invitando a non abbassare la guardia."Più lavoriamo bene adesso - dice - più saremo sereni a Natale. Penso che forse nelle prossime settimane potrebbe essere avviato un allentamento nelle province meno colpite. Ma ritengo sia opportuno assumere una decisione univoca e condivisa su questo tema, in modo da non generare incomprensioni". Una posizione in linea con l'atteggiamento prudenziale del ministro della Salute.
Anche se i contagi hanno rallentato i cosidetti tempi di raddoppio, secondo Roberto Speranza, sono comunque in costante e lieve aumento, e il tasso di positività per tamponi effettuati oscilla ancora troppo per cantar vittoria. "È una situazione - spiega Pregliasco - che vede Lombardia, Campania e Piemonte ancora coinvolte pesantemente, però si vedono plurimi segnali di raffreddamento della crescita. Questo è un aspetto positivo che a mio avviso dimostra l'efficacia delle disposizioni e il fatto che noi cittadini, un po' obtorto collo e con la sofferenza dei lavoratori delle attività colpite, stiamo lavorando al meglio". E sulla questione festività natalizie apre a una speranza: "Natale sobrio, magari meno impegnato dal punto di vista degli obblighi e delle disposizioni".
"Il vaccino di Moderna più maneggevole"
Pregliasco ridimensiona gli entusiasmi sugli ultimi annunci sui vaccini in sperimentazione. "Si tratta di dati interessanti. Ma dobbiamo avere ben chiaro che questi vaccini non sono stati ancora autorizzati, e che per vedere gli effetti delle vaccinazioni dovremo aspettare dei mesi". Il vaccino di Moderna, per il virologo, è più maneggevole dal punto di vista della catena del freddo, rispetto a quello di Pfizer che necessita di temperature più basse. "I risultati clinici - spiega - sono interessanti, sono elementi che vanno ancora ulteriormente valutati ma credo siamo ormai all'ultima raccolta di dati. L'effetto di sanità pubblica delle campagne di vaccinazione con questi vaccini e di altri in arrivo lo vedremo nel corso del 2021, perchè servirà l'organizzazione, la logistica, il coinvolgimento delle persone, anche quella quota del 30% di italiani scettico sul vaccino".
"Test fai-da-te utili per ridurre l'ansia"
Parlando poi dei tamponi, Pregliasco ha detto che "I fai-da-te sono un elemento complementare. I tamponi molecolari rimarranno il riferimento per eseguire una diagnosi a livello ospedaliero, ma i test aiuteranno a ridurre quell'ansia da parte dei cittadini che, spesso abbiamo visto nel recente passato, ha determinato code inenarrabili per eseguire i tamponi. Questo test potrebbe rendere meno ansiogena l'attesa del tampone".
I rimedi anti contagio, però, rimangono quelli già da ora a disposizione di tutti. "Ritengo comunque che l'obbligo dell'uso delle mascherine anche all'aperto vada mantenuto almeno fino a Natale: insieme a igiene e distanziamento è infatti un'arma importante per ostacolare la diffusione del virus". Misure di prevenzione utili per contrastare il Covid, ma anche gli altri virus influenzali per cui sta iniziando la campagna vaccinale. "In alcune regioni, come la mia Lombardia, la campagna vaccinale contro l'influenza è partita un pò in ritardo.
Spero si arrivi al 75% di copertura in tempo, considerato che l'influenza la aspettiamo in Italia da Natale in poi. Speriamo che anche in Italia si confermi una stagione benevola, come quella vista in Australia, magari complici le misure contro il coronavirus", aggiunge il virologo.
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