Prendono una tartaruga dal mare per farsi i selfie, poi la massacrano

Alcuni turisti di Beirut hanno trascinato fuori dall'acqua una tartaruga per farsi i selfie. Poi l'hanno pestata a sangue

Prendono una tartaruga dal mare per  farsi i selfie, poi la massacrano

È stata tirata fuori dall'acqua a mo' di trofeo, poi è stata picchiata come se fosse un giocattolo: così una povera tartaruga è stata torturata da alcuni turisti ossessionati dai selfie.

Sono immagini inquietanti quelle che arrivano da Havana Beach nei pressi di Beirut (Libano). Una tartaruga marina si è arenata sulla spiaggia in evidente difficoltà, ma invece di essere aiutata, alcuni turisti hanno pensato bene di trascinarla fuori con la forza e di scattarsi con lei una foto. Ma non è tutto: perché dopo una serie di selfie, i bagnanti hanno iniziato a picchiarla e ad usarla come trampolino.

Dalle foto che riporta Fanpage, si vede un bambino che salta sul carapace dell'animale stremato e intorno a lui tutti urlano entusiasti. Fortunatamente, questa terribile scena è stata interrotta da due passanti che hanno allontanato la povera tartaruga. Questo tipo di animale, tra le altre cose, è nella lista delle specie minacciate, ma evidentemente nemmeno questo ha fermato la furia dei turisti. I due passanti che hanno assistito alla scena sono rimasti senza parole e hanno subito contatto l'organizzazione ambientalista GreenArea.

Intanto, i bagnanti hanno continuato a pestare la tartaruga con un oggetto per vedere se era ancora viva. La sua testa è stata martoriata senza pietà fino a che è arrivata la marina militare che ha trasportato l’animale ferito presso un Centro di Recupero gestito dall’Associazione "Animals Lebanon". La tartaruga è stata asssistita dai veterinari che subito hanno dichiarato che l'animale ha riportato gravi traumi e ferite alla testa.

"Ha subito delle ferite molto gravi sul cranio e sulla parte superiore della testa, lì dove è stata colpita. C'è una depressione evidente sulla testa e l'osso è stato danneggiato. Questo ha condizionato in maniera determinante anche la sua respirazione" - ha detto Jason Mier, direttore esecutivo di "Animals Lebanon".

I volontari dell’associazione, dopo le varie cure, hanno allestito una piscina per la tartaruga così da poerla monitorare costantemente.

Per ora, l'animale ha superato la condizione nervosa dovuta allo tensione causata dai bagnanti. Nei prossimi giorni, si spera, riesca a superare i problemi alle vie respiratorie e le escoriazioni e contusioni esterne.

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