Preso l'etiope di via Curtatone: ​"Ha lanciato la bombola a gas"

Dopo una latitanza durata giorni, sono scattate le manette per l’etiope accusato d’aver scagliato una bombola del gas dal primo piano di palazzo Curatone

Preso l'etiope di via Curtatone: ​"Ha lanciato la bombola a gas"

Dopo una latitanza durata giorni, sono scattate le manette per l’etiope accusato d’aver scagliato una bombola del gas dal primo piano di palazzo Curtatone. L’uomo è stato riconosciuto e prelevato, intorno alle 8 di questa mattina, dalla Digos di Roma. Si era mescolato ad una parte degli ex “inquilini” dell’immobile sgomberato che, dal 26 agosto, si sono accampati sotto un gazebo allestito in piazza Madonna di Loreto, in pieno centro storico, all’ombra dell’Altare della Patria.

Così, oggi, nel corso delle operazioni di identificazione effettuate dalla Questura di Roma che, in queste ore, ha cercato senza successo di trasferire i migranti nei centri di accoglienza individuati dal Campidoglio, l’etiope è stato riconosciuto e immediatamente prelevato.

La notizia del fermo circola già da diverse ore ma, solo adesso, è stata confermata. In questo momento il 55enne si trova nel carcere di Regina Coeli, in attesa dell’udienza di convalida della misura, e dovrà rispondere di resistenza aggravata a pubblico ufficiale.

Ad inchiodarlo sono state le immagini immortalate, la mattina del 24 agosto, dalle videocamere delle scientifica.

Il video che documenta le “movimentate” operazioni di “liberazione” di piazza Indipendenza, che hanno seguito di qualche giorno lo sgombero dell’ex sede di Federconsorzi ed Ispra, mostra inequivocabilmente un uomo affacciato dal primo piano della palazzina (dove erano rimaste alcune persone in “stato di fragilità”) che lancia una bombola del gas addosso agli agenti nel tentativo di respingerli.

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