Pugno duro, anzi durissimo, contro i residenti che osano alzare la voce contro lo Stato che gli riempie i quartieri di immigrati. Alla Questura di Roma è partita la caccia a chi, ieri mattina, si è opposto con forza agli agenti che stavano portando una ventina di profughi all'interno dell'ex scuola "Socrate" a Casale San Nicola. Per loro è possibile che arrivi addirittura il daspo.
All'indomani degli scontri con le forze dell'ordine, che hanno causato il ferimento di quattordici agenti, la situazione è tornata tranquilla a Casale San Nicola. Nella tranquilla borgata residenziale romana la polizia ha dovuto fronteggiare i militanti di CasaPound e residenti ostili all'apertura di un centro per rifugiati a pochi passi dalle proprie. Resta comunque il presidio del comitato di cittadini che si è formato circa tre mesi fa per protestare contro l'arrivo di un centinaio di richiedenti asilo nell’ex scuola Socrate, deciso dalla prefettura dopo un bando di gara. "A Roma ci sono stati scontri con 14 feriti fra le forze dell’ ordine, è bene sottolineare, e una chiarissima strumentalizzazione della protesta - afferma, intervistato dal Corriere della Sera, il prefetto di Roma, Franco Gabrielli - anzi, i cittadini si sono fatti strumentalizzare dagli estremisti". Gli investigatori della polizia sono già al lavoro per identificare gli autori dei disordini di ieri. Il questore Nicolò D’Angelo ha aperto un fascicolo per l’erogazione del daspo (divieto di accedere alle manifestazioni sportive) per tutti coloro che saranno individuati in esito alle indagini.
La normativa introdotta dal governo nell’agosto scorso prevede, infatti, che il divieto di assistere alle manifestazioni sportive possa essere emesso anche a carico di coloro che si macchino di reati contro l’ordine pubblico e, quindi, a prescindere dalla effettiva partecipazione alle manifestazioni sportive.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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