È lei uno dei sindaci della Lega Nord, soprattutto in Centro Italia, più famosi degli ultimi tempi. Il suo cavillo anti-immigrati, che le ha permesso di mettere in cima alla lista delle case popolari gli italiani, aveva fatto discutere molto. Giovane, donna, primo cittadino in una regione a maggioranza rossa, Susanna Ceccardi si è imposta sulla scena nazionale perché unico sindaco del Carroccio dell'intera Toscana e primo leghista nella "rossa" Cascina.
Le politiche anti-immigrati le hanno rovesciato addosso non solo critiche. Ma anche minacce. Tempo fa ci fu anche chi su Facebook non ebbe vergogna a dire che "quasi quasi la violento". Oggi, però, le cose sembrano essersi fatte più serie. E più pericolose. Ieri infatti la Ceccardi si è vista recapitare una lettera contentente alcuni proiettili e pesanti intimidazioni. È stata lei stessa a raccontarlo sui social network, pubblicando anche la foto dei proiettili.
"Questa mattina è stata recapitata in Comune una busta chiusa a me indirizzata con una cartuccia rossa calibro 28 ed il seguente messaggio:
"Con il tuo razzismo non andrai lontano. Per il momento accetta questo pensiero che ti mandiamo con sincerità. Ripuliremo Cascina dalle merde come te". Parole forti e che destano preoccupazione, anche se al momento non sono arrivati segni di solidarietà da parte dei massimi esponenti della politica italiana. La Ceccardi, intanto, ribatte con forza: "Io non sono mai stata e non sarò mai una razzista - scrive - La mia politica a favore dei nostri cittadini prosegue come e più di prima e non mi farò intimidire da nessun messaggio mafioso né dai mafiosi che l'hanno scritto". E dopo aver incassato la solidarietà di Matteo Salvini, aggiunge: "Il primo pensiero va alla mia squadra di consiglieri ed assessori. Il lavoro che stiamo facendo qui, primo comune leghista della Toscana rossa è importante e simbolico, ed evidentemente diamo fastidio. Si parla di mafia tutti i giorni nei salotti tv, ma quando arriva una pallottola in busta chiusa si capisce davvero che è una cosa reale e ancora viva tra noi.
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