Non deve essere stato facile alzare la cornetta e trovarsi dall’altra parte Papa Francesco. Ma il Santo Padre ci ha abituato anche a questo. Lo abbiamo visto camminare di giorno per la città deserta o ascoltarlo intervenire durante una trasmissione televisiva. Sabato scorso, 11 aprile, ha voluto telefonare alla Guardia medica di Villa d’Alme, in provincia di Bergamo, per esternare la sua vicinanza e accostare alla preghiera. E quale modo migliore per far sentire la sua presenza se non quello di telefonare direttamente? Peccato però si sia trattato solo di uno scherzo di pessimo gusto.
La telefonata del finto Bergoglio
Come riportato da L'eco di Bergamo, la chiamata è arrivata verso le 22.50 del Sabato Santo. “Pronto, parlo con la guardia medica di Villa d’Almè? Chiamo dalla Città del Vaticano, vorrei ringraziare tutti voi e suor Bipendu per ciò che state facendo” avrebbe detto. A rispondere è stata suor Angel Bipendu, medico e religiosa delle Poverelle. A quell’ora tarda avrà subito pensato a una richiesta d’aiuto, un’altra, come troppo spesso accade da settimane in piena emergenza coronavirus. E invece, con sua grande sorpresa, nessuna domanda di soccorso. Poco dopo, la conferma che si trattava proprio di Bergoglio che toglie subito ogni suo dubbio: “Sono io, vorrei complimentarmi con lei per ciò che fa, anche per la sua testimonianza di fede… Vediamo se possiamo organizzare un collegamento con i mezzi di comunicazione che abbiamo o vederci appena passerà la pandemia”.
Era uno scherzo
La telefonata si è rivelata uno scherzo di pessimo gusto. E oggi suor Angel si è resa conto di essere stata vittima di una presa in giro. Come raccontato da lei stessa, "quella telefonata è stata fatta con un telefono rubato e dal quale sono partite altre telefonate e messaggi falsi. Ma la voce era uguale e ci ha anche benedetto". La poveretta è rimasta allibita e costernata. Incapace di capire come possa qualcuno comportarsi in questo modo. Lei che credeva di aver davvero parlato con Bergoglio e di aver raccolto la benedizione anche a nome dei volontari. Sarebbe bello se adesso il pontefice la chiamasse davvero per benedire il lavoro di suor Angel e degli altri volontari.
Suor Angel ha 47 anni ed è scampata all’epidemia di Ebola del 2018 in Congo, suo Paese d’origine. Mai si sarebbe aspettata, una volta lasciata la sua patria, di essere catapultata in una realtà simile: un’altra emergenza, questa volta in Italia, a Bergamo. Ma suor Angel Bipendu è un medico ed è pronto ad affrontare drammi di questo tipo, supportata dalla scienza e dalla fede. Si era laureata in Medicina nel 2015 all’Università di Palermo. Due anni fa aveva partecipato e vinto il bando di Ats Bergamo per prestare servizio come medico di guardia nel presidio di Villa d’Almè.
Da metà marzo era entrata a far parte di quei medici che coraggiosamente visitano i malati di Covid-19, o presunti tali, a domicilio.
Dona ai contagiati sia un supporto medico che psicologico. Molti di loro sono anziani, soli, e hanno bisogno di sapere di non essere stati abbandonati. Purtroppo qualcuno ha voluto giocare uno scherzo di pessimo gusto alla suora.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.