La proposta di lavoro choc: un euro l'ora come commessa. E il rifiuto diventa virale su TikTok

Una 22enne di Napoli ha pubblicato sui social lo scambio di messaggi con una commerciante, che l'avrebbe pagata 70 euro per quasi 60 ore settimanali (280 euro al mese). Al suo rifiuto la donna ha commentato: "Voi giovani non avete voglia di lavorare"

La proposta di lavoro choc: un euro l'ora come commessa. E il rifiuto diventa virale su TikTok

Un euro e sedici centesimi l'ora. Presumibilmente in nero. È questo il compenso che una 22enne di Napoli si è vista offrire come retribuzione per un lavoro da commessa da 9/10 ore al giorno dal lunedì al sabato. La giovane ha gentilmente declinato l'offerta, ma la commerciante l'ha accusata di essere una fannullona. "Voi giovani d'oggi non avete proprio voglia di lavorare", ha tuonato la titolare e la 22enne ha pubblicato la sua storia su TikTok (con tanto di messaggi) per denunciare l'accaduto.

Francesca Sebastiani, 22 anni di Secondigliano, ha scelto i social network per puntare l'attenzione sulla pratica, ormai tristemente comune, di pagare come rimborso spese vere e proprie prestazioni di lavoro da più di 40 ore settimanali. La ragazza ha chiesto maggiori informazioni su orari e stipendio dopo avere letto un annuncio di lavoro per commessa in un negozio situato nel suo quartiere.

La conversazione con la commerciante è avvenuta via cellulare attraverso una serie di messaggi su chat. Ma quando la titolare del negozio le ha detto che, per quasi 60 ore di lavoro a settimana, avrebbe percepito 70 euro (un totale mensile di 280 euro), Francesca non ha commentato ma ha educatamente rifiutato l'offerta: "Va bene. Grazie, comunque non sono interessata. Buona serata". Per contro la commerciante si è risentita: "Voi giovani d'oggi non avete proprio voglia di lavorare".

A quel punto, Francesca ha deciso di motivare il suo rifiuto e, sempre con educazione, ha fatto alcune precisazioni, tenendo conto delle sue precedenti esperienze di lavoro, dove la retribuzione era proporzionata all'impegno quotidiano: "Siete voi che non ci fate lavorare. Tu ci saresti andata a lavora per 70 euro a settimana per tutte queste ore? Avresti mandato tuo figlio? Con 280 euro non si riescono a pagare nemmeno le spese per il viaggio per raggiungere il negozio".

Poi ha pubblicato lo scambio di messaggi sulla piattaforma social TikTok e il suo video di denuncia è diventato virale in pochissimo tempo. Tra stagionali, reddito di cittadinanza e lavoro in nero, il dibattito sul mondo del lavoro giovanile è sempre più caldo e episodi come quello raccontato dalla 22enne di Napoli rischiano di moltiplicarsi.

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