Prova dna, i resti del cadavere trovato in Florida non sono di Ylenia Carrisi

L’esame del dna ha escluso che la donna trovata morta in Florida il 15 settembre 1994 sia Ylenia, scomparsa nel nulla a New Orleans il 1° gennaio 1994

Prova dna, i resti del cadavere trovato in Florida non sono di Ylenia Carrisi

Ancora una volta la sorte di Ylenia Carrisi resta avvolta nel mistero. I resti del cadavere trovato vicino a una stazione di servizio della Florida non appartengono alla figlia di Albano e Romina Power: lo ha stabilito l'esame del dna. A spiegarlo è l’agente speciale Dennis Haley, nella puntata di stasera del programma "Chi l’ha visto?" su Rai3. Il poliziotto svela che l’esame del dna ha escluso che la donna trovata morta in Florida il 15 settembre 1994 sia Ylenia.

Le tracce della figlia dei due cantanti si erano perse a New Orleans l’1 gennaio del 1994. Dopo alcuni anni la ragazza era stata dichiarata formalmente morta. Negli anni si sono alternate diverse indiscrezioni sul conto di Ylenia. Erano stati gli spettatori di una tv americana ad indicare il possibile "riscontro" con Ylenia Carrisi, dopo la confessione del serial killer, il camionista Keith Hunter Jesperson e l’appello televisivo di Haley per identificare la vittima. All’inizio di novembre i carabinieri dei Ris di Roma, in collaborazione con il Nucleo investigativo del comando provinciale di Brindisi, avevano effettuato il prelievo del dna di Albano e degli altri figli della coppia Albano-Romina Power.

I campioni erano stati poi inviati negli Stati Uniti, dove la polizia stava indagando su alcune dichiarazioni di un camionista e serial killer, in carcere da molti anni, che ha confessato l’omicidio di una giovane autostoppista.

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