Puglia, l'allarme xylella si estende al mandorlo

Intanto la Puglia si mette in regola con la normativa europea

Puglia, l'allarme xylella si estende al mandorlo

La Puglia non riesce a liberarsi della xylella fastidiosa, il batterio killer proveniente dal Sud America, che finora ha provocato molti danni agli ulivi, simbolo e importante voce produttiva della regione.

Tanti gli ulivi colpiti lì dove sono uno dei maggiori motori dell'economia con la rinomata produzione di olio. Ma, stando a una notizia pubblicata da "La Gazzetta del Mezzogiorno", la sputacchina (l'altro nome del batterio) ora non prende solo di mira i secolari alberi della pace. Adesso ne suo mirino ci sono anche i mandorli. In Spagna è già avvenuto, ma con una sorta di effetto domino, la paura arriva anche in Puglia.

Come si legge sul quotidiano regionale, la paura è già realtà: la patologia è stata individuata in 26 nuovi appezzamenti di mandorli. Nelle zone infette si effettueranno alcuni trattamenti con gli insetticidi, poi si procederà allo sradicamento e alla distruzione delle piante aggredite dalla Xylella mediante triturazione sul posto.

La Regione Puglia Puglia sta prendendo provvedimenti sulla linea della normativa europea. La commissione agricoltura del consiglio regionale pugliese, infatti, pochi giorni fa ha approvato il disegno di legge in cui si conferma la rimozione immediata della pianta infetta e di tutte le piante ospiti nel raggio di 100 metri, a prescindere dal loro stato di salute ed è previsto l’abbattimento a tutte le piante che presentano sintomi della possibile infezione o sospettate di essere infette..

Sono inoltre specificati i siti nel cui raggio (200 metri) il servizio fitosanitario regionale dispone la rimozione immediata di tutte le piante risultate infette.
Rimane a questo punto un dubbio, il nuovo decreto legge si potrà estendere anche ai mandorli?

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