Il quartiere-fortino di Treviso: contro i ladri 3 metri di muro

La decisione del quartiere fatto di 55 villette. Protesta la sinistra. Polemiche sulle autorizzazioni. Ma i cittadini chiedono sicurezza

Il quartiere-fortino di Treviso: contro i ladri 3 metri di muro

Un quartiere fortino. Un muro altro tre metri che circonda il nuovo quartiere San Martino a Treviso. A costruirlo è stato Alberto Villanovich e sa bene che con quel muro liscio, senza appigli, per i ladri entrare sarà se non impossibile di certo più difficile.

I tempi, si sa, ormai son questi. Soprattutto nel Nord-Est: le rapine negli appartamenti sono all'ordine del giorno e polizia e carabinieri non possono certo arrestare tutti. Così il costruttore di questo nuovo borgo non lontano dal centro della città ha deciso di assicurare ai suoi acquirenti la sicurezza che tutti cercando quando comprano una casa. "Vivranno protette, tranquille, senza problemi di criminalità. Sto vendendo bene — ha detto Villanovich al Corriere —. Perché se anche un ladro riesce a scavalcare il muro e ruba, per dire, un televisore, poi non riesce a portarlo via e fa la fine del topo in trappola". Sono giorni che a Treviso non si parla d'altro. Quella fortificazione sullo stile "americano" non è piaciuta ad ambientalisti e sinistra, un po' per ideologia un po' perché lo considerano brutto. A lamentarsi anche l'attuale sindaco Pd, Giovanni Manildo, il quale non ha potuto far altro che lasciar finire i lavori di un cantiere autorizzato dalla precedente giunta a guida Lega Nord.

Alcune associazioni dicono che per legge non possono esserci muri così alti, ma in realtà gli assessori leghisti hanno fatto tutto a norma. E così la cittadella fortificata potrà continuare ad esistere. E magari diventerà un modello per il futuro che alte città (Milano, Pordenone e altre) hanno già adottato. Ma che potrebbe diffondersi.

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