Quarto Grado, la rivelazione di un compagno di cella di Bossetti: "Mi ha confessato il delitto"

La difesa: "Calunniatore". Il pm: racconto inattendibile, ma verosimile

Quarto Grado, la rivelazione di un compagno di cella di Bossetti: "Mi ha confessato il delitto"

Clamorosa indiscrezione sul caso Yara Gambirasio durante la puntata del 20 marzo di Quarto Grado, condotta da Gianluigi Nuzzi: la testimonianza di un detenuto che nei mesi scorsi ha chiesto di poter avere un colloquio con gli inquirenti. L’uomo avrebbe appuntato in un diario stralci di conversazioni intrattenute in carcere con il muratore bergamasco, durante l’ora d’aria. Il suo racconto è stato verbalizzato in data 12 dicembre e contiene delle dichiarazioni sconcertanti. Il detenuto racconta che Bossetti gli avrebbe confessato il delitto della ragazza, ammettendo di avere un debole per le ragazzine e di avere commesso l’micidio con l’aiuto di un complice. “Le ho fatto cose … cose … ma non l’ho violentata!” – avrebbe confidato il carpentiere di Mapello al detenuto – “quando siamo arrivati a Chignolo l’ho presa in spalla come un sacco di cemento … il mio complice mi faceva da palo”.

Tra gli ospiti in studio, Claudio Salvagni, che ha riferito del precario stato emotivo del suo assistito: “Bossetti è molto provato, preoccupato per i suoi figli. Durante l’ultimo incontro mi ha fatto molta tenerezza, è stato un momento drammatico”. Salvagni, in merito alle dichiarazioni spontanee rese dal detenuto, ha annunciato provvedimenti contro il testimone definendolo “un calunniatore”.

Stando alle indiscrezioni emerse durante la puntata, il pm Letizia Ruggeri avrebbe ritenuto inattendibile il racconto del detenuto, giudicando tuttavia verosimile la presunta ammissione di colpevolezza che a suo dire gli avrebbe fatto Bossetti.

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