Sono stati completati nella tarda serata di ieri sera da parte della polizia di Modena gli atti relativi al sequestro del sistema audio utilizzato nel rave party di via Marino. Il sequestro ha riguardato oltre cento pezzi di apparecchiatura, per un valore stimato vicino ai centocinquantamila euro. Tonnellate di strumenti musicali, mixer e casse dislocati su 6 furgoncini. I 14 organizzatori del rave sono stati denunciati, 13 di loro sono di nazionalità italiana, provenienti da diverse regioni, uno è olandese. Ieri sera sono stati anche individuati 25 raver olandesi. I giovani sono stati fatti allontare dalla Polstrada a seguito di un controllo a Campogalliano, volevano fermarsi in zona con sei camper per villeggiare.
Dopo un travagliato weekend lo sgombero si è praticamente concluso. Lunedì, la mediazione delle forze dell'ordine con i raver è stata pacifica, non ci sono stati momenti di violenza, ma soltanto dialogo.
"State tranquilli non entreremo - ha detto con modi pacati al megafono il dirigente della Questura - ma dovete lasciarlo immediatamente perché si tratta di un edificio pericolante". I ragazzi più esagitati che volevano rimanere tutti i costi a ballare sono stati immediatamente allontanti. Oggi una ventina di persone con tre camper e alcune auto sono state intercettate questa mattina a Scandiano (Reggio Emilia). Le forze dell'ordine hanno indivuato 20 raver. I giovani erano arrivati su tre camper, ma dopo alcune segnalazioni, sono stati fatti allontanare. Le persone identificate hanno tra i 18 e i 60 anni e la loro posizione sarà segnalata a Modena, in ordine alla loro partecipazione al rave di via Marino.
Gasparri: "Interventi necessari"
"Ha fatto benissimo il governo ad intervenire sui rave party. Si parlava da anni della necessità di norme per stroncare questi fenomeni", ha detto Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato. "Quelli che criticano invece amano questi riti a base di droga e super alcolici? Sono contenti se i loro figli vengono coinvolti in vicende di questa natura?", ha aggiunto il politico. "Non c'è poi necessità di intercettazioni di massa ma di controlli sul cosiddetto 'lato oscuro della rete'. Ci sono degli spazi sui social non aperti a tutto il pubblico che vengono utilizzati per dare appuntamenti in queste occasioni.
Non c'è quindi necessità di attivare una sorta di 'grande fratello' che intercetti tutto e tutti ma certamente di potenziare le attività di controllo su alcuni aspetti della rete che sono assolutamente ammissibili e utili".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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