L'Amministrazione comunale di Reggio Calabria, guidata dal sindaco Giuseppe Falcomatà, attraverso la commissione Toponomastica e il presidente Giuseppe Cantarella, ha aderito alla petizione - rilanciata su scala nazionale dall'associazione Articolo21 e pubblicata sul sito internet charge.org - per intitolare una piazza allo scrittore Andrea Camilleri, nominato nel 2003 Grande ufficiale al Merito della Repubblica.
Proprio questo riconoscimento consentirebbe di agire in deroga alla norma che vuole l'intitolazione di strade o piazze a persone decedute da almeno dieci anni. "Andrea Camilleri - ha dichiarato il sindaco Giuseppe Falcomatà - ha rappresentato e rappresenterà perennemente un faro per la letteratura e la storia contemporanea del nostro Paese. Ha raccontato il Sud, inventando storie e racconti d'impareggiabile spessore; ha dato voce e trasmesso al mondo la bellezza e la semplicità di una porzione importante della penisola. Camilleri scrittore, sceneggiatore, regista e drammaturgo, è l'emblema di un'Italia e di un Mezzogiorno che, come amava dire Corrado Alvaro per i calabresi, vogliono essere parlati. Sarebbe un onore, per l'intera città di Reggio Calabria, imprimere il suo nome su un luogo dove i passi della gente costruiscono e segnano il cammino di un popolo verso il futuro".
Ma Reggio Calabria non è l'unica città che ha deciso di dedicare una piazza al padre del commissario Montalbano. A poche ore dalla scomparsa di Camilleri, infatti, a Genova la lista Crivello in consiglio comunale ha proposto di dedicargli un angolo del borgo genovese di Boccadasse. "Una piccola ma significativa restituzione per il suo grande amore per la nostra città, per il Borgo di Boccadasse - si legge nella nota -.
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