Reggio Emilia, giudice "libera" pedofilo: sit-in di protesta

L'immediata scarcerazione con obbligo di firma dell'autore dello stupro su un minore disabile a Reggio Emilia ha scatenato una polemica forte

Reggio Emilia, giudice "libera" pedofilo: sit-in di protesta

L'immediata scarcerazione con obbligo di firma dell'autore dello stupro su un minore disabile a Reggio Emilia ha scatenato una polemica forte. Insorgono, come riporta ilGiorno, le associazioni onlus che combattono contro la pedofilia. E così "la Caramella buona" ha deciso di organizzare un sit di protesta davanti al tribunale mettendo nel mirino il magistrato del verdetto contestato, il giudice Giovanni Ghini. "La notizia della decisione del giudice Ghini che ha lasciato in libertà con solo obbligo di firma Akhtar Nabeel, cittadino pakistano che ha ammesso di aver abusato di un bambino disabile, ha provocato nella cittadinanza reggiana sentimenti di stupore, sconcerto e indignazione. Il giudice, che tra l’altro ha rappresentato lo Stato con abbigliamento non certo consono al suo ruolo, non ha quindi minimamente considerato, con quest’incredibile decisione, di confermare la netta linea di demarcazione naturale tra Abele e Caino", ha scritto il presidente della onlus, Roberto Mirabile. La manifestazione si chiamerà "Un'ora di silenzio" "per dimostrare indignazione per una giustizia inesistente ma anche affetto e solidarietà a un bambino abusato e successivamente umiliato".

Nel mirino anche il look del giudice che è apparso in Tribunale con una t-shirt rossa. Maglietta che di fatto ha scatenato il commento dell'ex giudice di Guastalla, Giorgio Benaglia su Facebook: "La maglietta è intonata al giudizio.Benedette parrucche inglesi".

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica