La notizia non è proprio fresca, ma il fronte pro life e pro family ha rilanciato la battaglia qualche minuto fa: quell'universo movimentista non è d'accordo, e non lo è mai stato, con il fatto che possano essere predisposti dei cosiddetti "bagni per il terzo sesso".
Gli stessi luoghi per cui l'amministrazione di Reggio Emilia aveva fornito un parere tutt'altro che ostativo qualche mese fa. Anzi, sulla pagina Facebook di "Non si tocca la Famiglia", quella della sede nazionale capitolina, è possibile leggere addirittura di un progetto teso ad "anestetizzare le masse con l'oppio del transumano". Parole decise e senz'appello, cui poi segue un'indicazione per il futuro prossimo: "Criticheremo duramente questa ennesima esasperazione!". Può essere il principio di una vera e propria campagna o la continuazione delle criticità già sollevate. Ma quella non è l'unica organizzazione titubante, almeno, sul provvedimento in questione.
Precursori sul tema, com'è noto, sono stati i tedeschi. Poi, come riportato ad aprile anche da La Tecnica della Scuola, in Emilia hanno deciso di avallare qualcosa di simile: toilette esclusive per quello che i teutonici hanno chiamato "gender x".
E adesso, in prossimità del ritorno sui banchi, dato che la novità sfiora pure il caldeggiato "indottrinamento Lgbt", che passerebbe anche dalle aule scolastiche, il tutto rischia di tornare d'attualità. A settembre, insomma, il fronte pro life si farà sentire.
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