Aveva pubblicato su un sito di incontro per adulti alcuni scatti 'intimi' della ex. È indagato, grazie alle nuove norme sulla revenge porn, un 31enne catanese per diffusione illecita di immagini sessualmente esplicite.
Si tratta di uno dei primi casi in Italia ed ora, a norma dell'articolo 612 ter del codice penale, l'uomo rischia una condanna da uno a sei anni di reclusione. La sua ex compagna , una conterranea di 20 anni, nel momento in cui si era accorta dell'accaduto aveva denunciato il fatto e la polizia postale, effettuate le indagini, aveva chiesto e ottenuto la rimozione degli scatti riuscendo ad individuare il soggetto che le aveva pubblicate nella figura del precedente fidanzato, che ora è stato indagato.
Pochi mesi fa il parlamento ha approvato all'unanimità l'emendamento sul reato della revenge porn che prevede che chiunque invii, consegni, ceda, pubblichi o diffonda foto o video di organi sessuali o a contenuto sessualmente esplicito di una persona senza il suo consenso, rischia una condanna che va da uno a sei anni di carcere e una multa da 5000 a 15.000 euro. Pena identica per coloro i quali abbiano ricevuto o acquisito le immagini, inviandole, consegnandole, cedendole, pubblicandole o diffondendole per danneggiarlo senza il consenso dell'interessato. Aggravante è se l'autore è il coniuge (anche separato o divorziato), un ex o se i fatti sono avvenuti con strumenti informatici.
Dunque, chi mette in pratica il revenge porn potrà essere accusato
di molestia, violazione della privacy, diffamazione e, in taluni casi, anche di istigazione al suicidio nel caso in cui fosse una conseguenza della pubblicazione stessa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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