Pronta la riforma del processo penale. Cambieranno non poche cose per chi ha problemi con la giustizia. Innanzitutto il compimento degli 80 anni o la morte non determineranno la cancellazione delle condanne dal Casellario giudiziario: è quanto prevede un emendamento al ddl penale di M5s approvato dalla Camera. Secondo la legge in vigore, il compimento dell’ottantesimo anno o la morte dell’interessato determina la cancellazione delle pene dal Casellario. Ma le novità non finiscono qui. Nel mirino della riforma furti, scippi, rapine nonché il reato di scambio elettorale politico mafioso introdotto un anno fa (articolo 416 ter del Codice penale). Le modifiche superano la prova dell’Aula, che ieri è arrivata fino all’articolo 14 dei 34 del ddl sul processo penale, anche se ne ha accantonati quattro, tra cui quello contestato dai magistrati (l’11) sul termine di 3 mesi entro cui il Pm, concluse le indagini, dovrebbe chiedere il rinvio a giudizio oppure l’archiviazione. L'Aula ha anche aumentato le pene per il reato di voto di scambio politico-mafioso che passano da 4-10 anni a 6-12 anni.
Inoltre vengono fissati tempi certi per l’esercizio dell’azione penale: il rinvio a giudizio o l’archiviazione dovranno essere chiesti entro 3 mesi dalla scadenza di tutti gli avvisi e notifiche di conclusa indagine. Con però due importanti eccezioni: se si tratta di casi complessi il termine potrà essere prorogato di altri 3 mesi dal procuratore generale della corte d’appello. Se poi si tratta di delitti di mafia e terrorismo, il termine sale automaticamente a 12 mesi. È quanto stabilito dalla nuova norma votata dalla Camera nell’ambito della riforma del processo penale.
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