Rigopiano, multati per i fiori al figlio morto: "Nessuna sentenza ci terrà lontani"

I genitori di Stefano Feniello si sfogano a La Vita in Diretta. La mamma, Maria Perilli, dice: "Io ogni volta che sentirò il bisogno di andare lassù ci andrò"

Rigopiano, multati per i fiori al figlio morto: "Nessuna sentenza ci terrà lontani"

La madre di Stefano Feniello, una delle vittime della tragedia dell'hotel Rigopiano, non si dà pace. E a La Vita in Diretta, la donna si sfoga dopo il processo al marito per aver violato i sigilli ed aver portato i fiori sul luogo dove è morto il figlio.

"Vorrei dire a questo giudice che non c’è sentenza che possa tenere una mamma lontana dal posto dove hanno ucciso il figlio. Io ogni volta che sentirò il bisogno di andare lassù ci andrò", ha detto Maria Perilli. Ospite insieme al marito al programma di Rai1 condotto da Francesca Fialdini e Tiberio Timperi, la donna ha commentato in questo modo la multa da 4.500 euro comminata dal gip di Pescara al marito. La sua unica colpa? Aver portato i fiori nell'area in cui è avvenuta la tragedia. E a nulla sono valsi gli appelli alla solidarietà umana: la violazione dei sigilli giudiziari è un reato e così, la multa è stata inflitta.

608px;">Alessio Feniello ha affermato: "Non trovo giusto pagare questa multa, non credo di aver commesso nessun reato, quale reato ho commesso quello di aver accompagnato mia moglie a portare un fiore dove hanno ucciso nostro figlio? Questo è quello che io chiedo al magistrato". Al padre di Stefano è arrivata anche la solidarietà del ministro dell'Interno, Matteo Salvini e, in precedenza, quella della leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni.

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