Diverse centinaia di persone hanno sfilato ieri pomeriggio lungo le vie del centro storico di Rimini, dalla Chiesa di San Gaudenzo in Piazza Mazzini fino alla Chiesa del Suffragio in Piazza Ferrari, per la “processione di riparazione pubblica”. L’appuntamento è stato indetto dal comitato cattolico tradizionalista “Beata Giovanna Scopelli” di Reggio Emilia in concomitanza del “Summer Pride”, la manifestazione dell’orgoglio Lgbt tenutasi sul Lungomare della città romagnola.
Davanti alla chiesa, sotto un attento controllo delle forze dell’ordine, i partecipanti si sono prima raccolti in un momento di riflessione e poi si sono mossi per le strade recitando il Santo Rosario, le Litanie dei Santi e la preghiera di riparazione al Sacro Cuore. Al corteo religioso, oltre ai padroni di casa riminesi, vi erano fedeli giunti da Parma, Reggio Emilia, Forlì, Ravenna e Modena. Numerose anche le famiglie che hanno aderito all’iniziativa in modo entusiasta e che hanno sfilato con i bambini al seguito. Tra i presenti anche attivisti locali di Forza Nuova e dell’associazione femminile “Evita Peron”.
Diversi partecipanti indossavano magliette con la scritta “Instaurare Omnia in Christo”. A guidare i fedeli nella preghiera vi erano tre religiosi: due provenienti dalla Fraternità sacerdotale San Pio X fondata dall'arcivescovo Marcel François Lefebvre ed un parroco modenese don Giorgio Bellei. Proprio quest’ultimo ha spiegato che il corteo non deve essere considerato come una manifestazione politica ma un momento di preghiera riparatrice, realizzato con la forma liturgica della processione.
“L’obiettivo del Comitato non è protestare politicamente contro le cosiddette unioni civili, che in ogni caso sono da condannare fermamente” ha scandito il prelato ma porre rimedio ad un “atto contro natura”.
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