Rimini, schiaffi e calci alla figlia in strada: algerino assolto

Lo straniero aveva vietato alla figlia 14enne di frequentare un giovane nordafricano di 28 anni ed era andato su tutte le furie quando l'aveva sorpresa insieme al ragazzo per le strade di Rimini durante l'orario scolastico. Processato per aver preso a calci ed a schiaffi la giovane, il magrebino è stato assolto

Rimini, schiaffi e calci alla figlia in strada: algerino assolto

È stato assolto dal giudice del tribunale di Rimini il padre di famiglia algerino accusato dei reati di abuso di mezzi di correzione e lesioni commessi nei confronti della figlia minorenne.

I fatti contestati, secondo quanto riferito dai quotidiani locali che hanno riportato la notizia, risalgono ormai a 4 anni fa, quando la ragazzina era 14enne. La giovane, stando al suo stesso racconto, si era innamorata di un marocchino di 28 anni, un uomo adulto che il padre dell'adolescente non vedeva di buon occhio. Troppa la differenza d'età fra i due ragazzi, a cui si aggiungeva anche la totale inaffidabilità del 28enne, considerato un nullafacente. Per queste ragioni il padre della ragazzina si era da subito opposto alla relazione, vietando alla 14enne di proseguire con la frequentazione.

Il divieto dell'uomo non aveva però fatto altro che spingere la ragazzina fra le braccia del 28enne, portandola anche a marinare le lezioni per incontrare il fidanzato durante l'orario scolastico, quando i genitori non avrebbero potuto controllarla.

Le assenze, tuttavia, erano state segnalate alla famiglia e la reazione dell'algerino era stata violenta. Venuto a sapere che la figlia non si era presentata a scuola, lo straniero aveva deciso di cercarla per le strade di Rimini, temendo già di trovarla insieme al 28enne.

I sospetti del nordafricano si erano rivelati fondati. La 14enne, infatti, era in compagnia del giovane. Da qui la furia del magrebino, che aveva portato all'intervento delle forze dell'ordine locali.

Alla vista dell'uomo il ragazzo marocchino si era immediatamente allontanato, abbandonando la fidanzatina, rimasta a fronteggiare il padre. Furioso per l'ennesimo atto di ribellione della figlia, l'algerino si era scagliato contro di lei, prendendola a schiaffi e rifilandole anche un calcio. Una scena senza dubbio violenta, che aveva portato diversi testimoni presenti in strada a fermarsi e ad intervenire.

Sul posto erano quindi arrivati gli agenti della questura di Rimini, allertati da qualche passante, i quali avevano provveduto ad immobilizzare il nordafricano ed a soccorrere la minorenne, poi accompagnata in ospedale. Accusato di abuso di mezzi di correzione e lesioni, lo straniero, un operaio edile conosciuto come una persona tranquilla e pacifica, era stato messo in stato di fermo.

Ulteriori provvedimenti erano stati poi presi anche nei confronti della figlia, affidata ad una comunità. Una permanenza interrotta dalla stessa 14enne, che dopo circa un mese e mezzo aveva fatto personale richiesta di tornare dalla propria famiglia.

L'inchiesta, che vede imputato il nordafricano, va tuttavia avanti e si arriva al 2019.

Durante l'udienza dello scorso giovedì 19 dicembre, il giudice Andrea Falaschetti ha assolto l'uomo da ogni accusa.

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