ll sindaco di Rimini Andrea Gnassi propone di emendare la legge sull’apologia del fascismo inserendo anche una eventuale punizione per chi vende oggetti riportanti simbologie o immagini dei regimi fascista e nazista.
Il sindaco in una nota, diffusa in seguito alla notizia di due turisti americani di fede ebraica scandalizzati dalla vetrina di un negozio di souvenir a Rimini in cui si mettevano in vendita bottiglie con la faccia di Mussolini o di Hitler, spiega che "anche nel Consiglio comunale di ieri sera è stata sollevata la vergognosa questione della vendita di una serie eterogenea di oggetti, esplicitamente riferiti alla simbologia e all’iconografia fascista e nazista". Secondo Gnassi, è un problema che torna ciclicamente, come le numerose denunce, in molte città che fino ad oggi non hanno risolto il problema.
"La nostra proposta emendativa - si legge -, o comunque la base di una proposta emendativa che potranno tranquillamente migliorare e/o raffinare i parlamentari che vorranno sostenere questa battaglia, è di aggiungere all’articolo 4 una frase del tipo L’esaltazione o comunque l’elogio attraverso immagini del regime fascista o nazista, si configura anche nella diffusione e vendita - diretta o attraverso qualsiasi modalità - di beni mobili di consumo od oggetti chiaramente riportanti simbologie o immagini dei succitati regimi, in assenza di qualunque presa di distanza critica da essi".
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