Risolto cold case dopo 20 anni: il killer arrestato grazie alla tecnologia 3D

Nel 1999, Valeriano Poli fu assassinato a colpi di pistola, in un agguato alla periferia di Bologna

Risolto cold case dopo 20 anni: il killer arrestato grazie alla tecnologia 3D

Dopo quasi 20 anni, la polizia ha individuato e arrestato il presunto omicida del buttafuori di Bologna, Valeriano Poli, ucciso nel 1999.

Valeriano aveva 34 anni e di notte faceva il buttafuori in discoteca. La notte del 5 dicembre del 1999, l'uomo era appena sceso dall'auto, nella periferia di Bologna, quando qualcuno, a bordo di un motorino, gli sparò otto colpi di pistola calibro 7.65, che lo colpirono anche al cuore e alla testa, uccidendolo. Il Corriere della Sera ricorda che, all'epoca, i giornali avevano parlato di "esecuzione in stile mafioso". Poli, inoltre, poche settimane prima di essere ucciso, era stato coinvolto in una rissa fuori dalla discoteca, in cui era rimasto ferito un ragazzo.

Dopo quasi vent'anni, questa mattina la polizia ha arrestato un 59enne bolognese, ritenuto colpevole di aver ucciso Valeriano Poli. Un'altra persona è stata indagata, con l'accusa di favoreggiamento. Le indagini, coordinate dalla Procura di Bologna, sono state portate avanti dalla sezione omicidi della squadra mobile, con il contributo dell'unità dei delitti irrisolti (Udi) e della direzione centrle anticrimine.

Il caso è stato risolto grazie alla moderna tecnica di comparazione tridimensionale, usata per la prima volta in Italia in ambito forense. Si tratta della cosidetta Analysis of Virtual Evidence, cioè "teatro virtuale", che ricrea la scena del delitto, permettendo di analizzarne ogni dettaglio e di arrivare a delineare il quadro indiziario.

In un tweet la polizia di stato mostra come viene effettuta questa procedura.

Il cold case è stato, così, risolto grazie alle moderne tecnologie, che sempre più spesso aiutano le forze dell'ordine e che sono in continua evoluzione.

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