"Adesso risponda al telefono": interrotto il concerto alla Scala

Il Maestro ha interrotto l’esecuzione a causa di uno spettatore disattento: “Noi riprendiamo dopo, risponda pure”

"Adesso risponda al telefono": interrotto il concerto alla Scala

Siparietto per certi versi surreale al Teatro alla Scala di Milano durante la seconda replica del concerto di cori e sinfonie verdiane diretto da Riccardo Chailly. Nel pieno dell’esecuzione, nel suo momento di maggiore emozione, è squillato insistentemente un cellulare. E il Maestro non ha utilizzato mezzi termini per gelare lo spettatore disattento.

L’episodio si è verificato nel climax dell’intensità del concerto, ovvero il coro “Patria oppressa” da Macbeth. Visibilmente contrariato per l’accaduto, Riccardo Chailly si è rivolto verso il disturbatore: “Risponda pure, noi riprendiamo dopo”. Un intervento caustico, seguito da un messaggio destinato al pubblico presente.

“Vedete amici, siamo in molti in questo grande viaggio Verdiano con l'orchestra e il coro della Scala, ma non siamo soli perché stiamo realizzando un'incisione per la Decca di Londra per cui saremo ancora molti di più”, ha spiegato il direttore d’orchestra 69enne, direttore musicale del teatro alla Scala di Milano dal 2015: “È una cosa importante. 'Patria oppressa' con l'ostinato del telefonino non è possibile”. Parole apprezzate dal pubblico, come testimoniato dal lungo applauso. Subito dopo Chailly ha ripreso l’esecuzione dall’inizio.

Quello registrato alla Scala non è il primo episodio di un concerto interrotto dalle suonerie di un telefonino. La strigliata di Chailly è servita a porre rimedio, ma nel corso degli ultimi anni sono state proposte alcune contromisure a dir poco muscolari. Pensiamo al “progetto” del Teatro di Pechino di utilizzare dei raggi laser per combattere gli spettatori che usano il telefonino in sala: veri e propri dissuasori – la “luce rossa della vergogna” – per rendere i teatri “smartphone-free”.

Tornando alla Scala, ricordiamo che è stato presentato il programma della stagione 2022/2023: quattordici opere, una in più del cartellone precedente, e molti nuovi allestimenti.

Entrando nel dettaglio, sono previsti otto titoli di balletto, sette concerti sinfonici, tre grandi spettacoli per bambini. L’apertura è in programma il prossimo 7 dicembre 202 con il “Boris Godunov” del russo Musorgskij.

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