Sul possibile ritiro della scorta al giornalista e scrittore Roberto Saviano auspicato nei giorni scorsi dal ministro dell’Interno Matteo Salvini è intervenuto anche il Consiglio d'Europa.
L’organizzazione internazionale, infatti, considera come una"intimidazione" l'ultima dichiarazione rilasciata da Salvini in una diretta Facebook lo scorso 29 maggio.
"Un bacione a Saviano. Sto lavorando anche a una revisione dei criteri per le scorte che impegnano ogni giorno 2mila uomini", aveva detto il ministro.
L’affermazione del ministro è stata classificata dal Consiglio d'Europa come "intimidazione attribuibile allo Stato" e, per questo, inserita tra quelli di massima pericolosità per l'incolumità dei cronisti.
"Saviano è sotto costante scorta della polizia dal 2006, dopo aver pubblicato il libro 'Gommora', denunciando le pratiche della camorra, la mafia napoletana", ha invece dichiarato il Consiglio d'Europa.
Non è la prima volta che Salvini propone di togliere la scorta allo scrittore.
Nel 2017, il leader della Lega aveva affermato di "valutare se ci fosse qualche rischio che giustificasse le misure di sicurezza per Saviano, per capire dove andava a finire il denaro degli italiani". Il concetto del ritiro della scorta Salvini lo ha ribadito nel giugno del 2018 quando era già al Viminale.
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