C'è aria di cambiamento a viale Mazzini e Saxa Rubra. L'arrivo del premier Mario Draghi alla guida del nuovo esecutivo porterà con sé una rivoluzione anche in Rai. Il cda è in scadenza il prossimo luglio e a partire da aprile il presidente del Consiglio dovrà fare le prime nomine. Sul piatto ci sono i posti da direttore delle tre reti, mentre Fabrizio Salini potrebbe essere riconfermato come amministratore delegato.
Il toto nomi è già vivace nei corridoi della Rai e la partita si gioca sugli equilibri tra maggioranza e opposizione. Come riporta il Messaggero, una delle poltrone più scottanti è quella del Tg1 - attualmente occupata da Carboni, che potrebbe approdare alla guida di Rai3 - e in nomi in lizza sono molti: da Mario Orfeo al corrispondete americano Antonio Di Bella e Ferruccio De Bortoli (uno dei pochi esterni) fino al duo tutto rosa formato da Monica Maggioni (che sarebbe la carta a sorpresa di Mario Draghi) e Lilli Gruber, pronta a rientrare in Rai dopo l'esperienza a La7. La partita però è tutta da giocare visto che il direttore del tg della rete ammiraglia di viale Mazzini è in scadenza a ottobre. Quello che è chiaro è che Lega, Pd e Movimento 5 Stelle si contenderanno la maggior parte delle nuove nomine. Fratelli d'Italia potrebbe invece rivendicare il Tg2 con la riconferma di Gennaro Sangiuliano, attuale direttore.Il nodo cruciale della rivoluzione in Rai è rappresentato però dal nome dell'amministratore delegato, oggi ricoperto da Fabrizio Salini. Secondo i più, Draghi è alla ricerca di un "uomo dei conti", un manager esterno, che sia attento ai costi della gestione Rai e che riporti la "competenza" nella linea editoriale e non. Al momento i nomi più forti, fatti da Tpi, sono quelli di Flavio Cattaneo (che sarebbe un ritorno a viale Mazzini) e Andrea Scrosati (già a capo di Sky Italia ora a Freemantle). Gli indizi porterebbero anche verso Carlo Nardello, già volto Rai per oltre un decennio e profondo conoscitore di bilanci e numeri di viale Mazzini.
L'ipotesi Nardello non esclude però una proroga a Salini, che a viale Mazzini aveva già portato avanti la linea dura dei tagli finanziari. L'attuale assetto garantirebbe alla Lega di mantenere Marcello Foa alla presidenza di garanzia e ai grillini di poter contare ancora su Salini. Il Pd è pronto a dare battaglia e a sgomitare per portare avanti i suoi nomi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.