Brescia, al "rogo della vecchia" ​bruciato il fantoccio di Salvini

Gli organizzatori: "Per combattere il clima di razzismo e l'avanzata della destra estrema"

Brescia, al "rogo della vecchia" ​bruciato il fantoccio di Salvini

Occhi cattivi, barba incolta e una giacca verde, con tanto di stemma sul petto, con scritto "Casa Faugn". Quest'anno, al Rogo della Vecchia di Brescia, è comparsa una caricatura di Matteo Salvini, formato gigante.

Il Rogo della Vecchia è la tradizionale cerimonia, che celebra la fine dell'inverno, nel quartiere Carmine di Brescia. Ma quest'anno, invece della vecchia, il Gruppo de Noalter che ha organizzato l'evento, ha preferito bruciare il fantoccio di Matteo Salvini, al suono di "Bruciamo il razzismo". La sera del 28 marzo, le fiamme hanno avvolto la caricatura del vicepremier, tra gli applausi dei presenti e le grida di giubilo.

Le immagini e il video del rogo, pubblicati dal Giornale di Brescia, hanno fatto il giro del web, e la polemica ha subito invaso ogni canale comunicativo. Dal canto suo, l'organizzazione specifica che "l'idea è combattere il clima di razzismo e l'avanzata della destra estrema. Non vogliamo bruciare nessuno, sappiamo che si tratta di un gesto inaccettabile. Abbiamo voluto solo sensibilizzare su questi temi".

Al Carmine, il tradizionale rogo ha sempre avuto una connotazione politica: lo scorso anno a

prendere fuoco era stato il fantoccio di Donald Trump. Ma l'intento, a detta degli organizzatori, è quello di combattere gli estremisti e le ideologie dell'odio, non le singole persone. Intanto, sul caso sta indagando la Digos.

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