Roma, danneggia statua e altare in chiesa, in manette polacco

Ancora ignote le motivazioni alla base del gesto di follìa e l’identità del colpevole, un uomo di nazionalità polacca sulla quarantina. Dopo aver divelto una colonna e minacciato una suora che tentava di ostacolarlo, il soggetto si è accanito contro la statua di San Luigi Gonzaga e l’altare sottostante: si attende la stima dei danni da parte della Soprintendenza

Roma, danneggia statua e altare in chiesa, in manette polacco

Altro episodio di accanimento, con annesso sfregio, contro il patrimonio artistico di Roma, andato in scena proprio stamani intorno alle 8 a poca distanza dalla basilica di San Pietro.

Teatro della violenza la chiesa di Santo Spirito in Sassia, sita in via Penitenzieri, divenuta ormai da tempo luogo di ritrovo privilegiato per la comunità cattolica polacca, come riportato da “Il Messaggero”. Ed è proprio un polacco l’autore del folle gesto, anche se paiono tuttora oscure le motivazioni che lo hanno scatenato.

L’uomo ha fatto il proprio ingresso all’interno dell’edificio proprio mentre alcune suore erano riunite in preghiera dinanzi all’altare principale. In preda ad un raptus, ha divelto una colonna di gesso da una cappella laterale per poi accanirsi contro la statua di San Luigi Gonzaga e l’altare sottostante, danneggiandoli entrambi.

Inutile il tentativo da parte di una suora di arginare la pazzia del polacco, che, anzi, l’ha minacciata ed ha proseguito nella sua opera di distruzione. Fortunatamente nel frattempo le consorelle di quest’ultima avevano già allertato le forze dell’ordine, giunte sul posto in breve tempo. Sono stati i carabinieri della stazione Roma San Pietro a fermare il facinoroso facendo scattare le manette ai suoi polsi e conducendolo in caserma per le operazioni di identificazione.

Non sono ancora trapelati dati sul colpevole, un uomo sulla quarantina di nazionalità polacca, né tantomeno indizi che possano far capire le motivazioni alla base dell’episodio di violenza. Le indagini proseguono, mentre nel frattempo l’uomo è stato condotto dietro le sbarre del carcere di Regina Coeli.

Da valutare completamente l’entità del danno subìto dalla statua e dall’altare danneggiati dallo squilibrato: si attendono i sopralluoghi e le perizie da parte dei tecnici della Soprintendenza di Roma.

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