No Green pass aggrediscono giornalista: cosa è successo nelle piazze

Numeri irrisori per le tanto sbandierate manifestazioni di piazza, giunte al quindicesimo sabato consecutivo a Milano. Flop anche per Roma

No Green pass aggrediscono giornalista: cosa è successo nelle piazze

Quindicesimo giorno di proteste contro il Green pass nelle città italiane, alle quali si sono aggiunte anche le manifestazioni per il G20 di Roma. La Capitale è stata blindata fin da ieri dalle forze dell'ordine e dalle due piazze di protesta principali, quella dei Friday for future e dei comunisti italiani. A parte alcuni slogan inneggianti il Sessantotto, come "Lotta dura senza paura" oppure "Se non cambierà lotta dura sarà", non ci sono stati episodi di particolare rilievo.

Nessun incidente è stato registrato durante i cortei. Tirando le somme, per i manifestanti in piazza a Roma è stata una giornata flop. In piazza si sono presentati in 5mila a fronte degli annunci urbi et orbi, che lasciavano intendere una partecipazione ben più corposa. Numeri irrisori, che hanno permesso alla polizia di gestire il tutto senza intoppi. Altrettanto fallimentare la manifestazione di Milano dei no Green pass, presenti in 5mila in corteo per le vie della città.

Nel capoluogo lombardo, il corteo è riuscito a raggiungere la sede della Rai, dove ha trovato uno sbarramento di decine di uomini delle forze dell'ordine, intonando cori in favore della libertà di scelta. Qualche ora prima, però, un videomaker di La7 che stava realizzando un servizio per il programma Tagadà è stato aggredito da alcuni manifestanti sotto i portici di piazza Duomo, poco dopo la partenza del corteo. Il giornalista è stato prima insultato e poi colpito da uno sputo, mentre un calcio ha raggiunto la sua videocamera. Fortunatamente non ci sono state conseguenze e ha potuto proseguire nel suo lavoro di documentazione del corteo. Nei pressi di Palazzo Marino sono stati cantati slogan contro il sindaco Beppe Sala.

Anche la partecipazione alla manifestazione di Milano è stata molto bassa, con numeri decisamente inferiori rispetto alle volte precedenti. Sono scese in piazza circa 4mila persone a fronte delle volte precedenti, quando sono stati anche in 10mila per le strade di Milano. Probabilmente molti di quelli che finora sono scesi in piazza hanno deciso di desistere, anche in virtù dell'inizio della stagione più fredda e della pioggia. Nonostante l'orgoglio nel cantare "la gente come noi non molla mai", in molti si sono già arresi e non è escluso che nelle prossime discese in piazza si registrino numeri ancora inferiori. Partecipazione ridotta anche in piazza Duomo per il "No paura day", con poche centinaia di persone che si sono fermate ad ascoltare il comizio.

Anche questo sabato, nonostante i manifestanti avessero concordato di terminare il corteo alla Rai, gli accordi sono stati disattesi e davanti allo sbarramento di polizia il corteo è ripartito in direzione Duomo, dove poi si è spento e si è sciolto.

Nel mentre, molti i disagi per la circolazione, soprattutto quando il corteo si è diviso all'altezza dell'ospedale Fatebenefratelli, dove ha bloccato il normale flusso delle auto, causando inevitabile sconcerto tra gli automobilisti.

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